Santi Puglisi, e giù un altro premio!

Il premio dedicato a Claudio Papini, organizzato dal Comune di Rimini, è stato assegnato all’allenatore 77enne per la lunga carriera…

Il professore Santi Puglisi, gloria del basket catanese: ancora un premio per lui, a riconoscimento di una lunga e produttiva carriera.

Ci hanno preso gusto a premiare Santi Puglisi! Dopo il prestigioso “Premio Reverberi alla carriera”, ritirato lo scorso 20 febbraio a Quattro Castella, il Prof catanese, settantasette anni, sessanta dei quali dedicati interamente al basket, si appresta a ricevere un altro importante riconoscimento: il “Premio Papini”, assegnato annualmente a un allenatore che si è particolarmente distinto nel settore giovanile. E motivazione più appropriata non poteva esserci per lui.

Anche questo, ovviamente, è un omaggio alla carriera; una lunghissima carriera, che ha visto Puglisi affermarsi in vari ruoli nel mondo cestistico, primo fra tutti quello dell’allenatore, dove ha praticamente consumato tutte le esperienze possibili, dal minibasket alle prime squadre di serie A, dalle selezioni provinciali alla Nazionale maggiore. Con una predilezione: quella di istruire i giovani, di farli crescere come giocatori e come uomini. Ci ha confidato una volta: “Ho avuto l’onore di allenare grandi squadre e grandi campioni, ma ho capito che in quel caso il mio compito doveva essere più che altro quello di gestire, giocatori e situazioni. Sinceramente, non vedevo l’ora di tornare a fare quello che ho sempre amato di più, cioè stare in palestra con i ragazzi, guidarli per mano, lavorare con loro…”.

Immagine emblematica del suo impegno nel ruolo di allenatore: scarpette e tuta (qui con quella della Nazionale), impegnato in palestra ad addestrare i giovani (da Conoscere il basket).

Proprio come Claudio Papini, confidenzialmente “Papo”, colui a cui il premio è intitolato. Più che un allenatore di basket, era appunto un istruttore, un educatore. Originario di La Spezia, venne un giorno chiamato a Rimini (su suggerimento di Arnaldo Taurisano, uno dei più illuminati tecnici che ha avuto il basket italiano), per risollevare le sorti della attività giovanile locale. Vi rimase vent’anni, a partire dal 1984, e i risultati ottenuti grazie alla sua opera di riorganizzazione ebbero del clamoroso: ventidue finali nazionali giovanili, cinque di queste coronate dal titolo di campione. A buona ragione si cominciò a parlare di “scuola riminese”, dalla quale peraltro sono usciti giocatori che si sono affermati ad altissimi livelli: due nomi per tutti, gli azzurri Carlton Myers e Alex Righetti.

Dopo la scomparsa di Papini, avvenuta nel 2005, il Comune di Rimini ha deciso appunto di istituire un premio a lui intitolato, e di assegnarlo all’allenatore che ha meglio interpretato il suo spirito, impegnandosi in un’opera quotidiana a favore dei giovani. Santi Puglisi è stato sicuramente uno di questi; e se mai ha in più il merito, rispetto a coloro che sono stati premiati finora, di averlo fatto per un periodo di tempo maggiore e in tutti gli angoli della Penisola, partendo dalla sua Catania.Alla Sicilia è rimasto legato e anche la FIP regionale lo ha premiato, nel 2013, per la carriera. Degno di grande considerazione, tra l’altro, il contributo da lui dato al miglioramento tecnico del settore delle Nazionali giovanili.

Il logo della ultima edizione del “Memorial Claudio Papini”, torneo di basket giovanile ospitato annualmente a Rimini, nell’ambito del quale viene consegnato il premio intitolato alla sua memoria.

Ricordiamo che anche la Federazione Italiana Pallacanestro ha voluto onorare la memoria di Claudio Papini, intitolandogli il campionato nazionale under 15 maschile.

Puglisi ritirerà il premio, giunto alla sua undicesima edizione, il prossimo 24 aprile, a Rimini, nell’ambito di un torneo giovanile che coinvolge quasi un centinaio di squadre di varie categorie, con partecipazione anche di società straniere. Un’autentica kermesse che è ormai diventato un appuntamento fisso del calendario, e che esalta la vocazione turistica – oltre che cestistica – della città romagnola. Premio a parte, Santi Puglisi sarà felice di ritrovarsi in mezzo a loro.

 

 

R.B.C.

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