Alessandra Formica, l’Europeo si avvicina

L’Azzurra cresciuta a Catania: «Anno positivo a Ragusa, con la Nazionale troviamo la giusta fluidità, chissà se un giorno tornerò a Catania»…

Alessandra Formica (foto uff. stampa FIP)

L’appuntamento è per venerdì 16 a Hradec Králové, in Repubblica Ceca: la Nazionale azzurra affronterà la Bielorussia nella gara d’esordio all’Europeo 2017. L’allenatore Andrea Capobianco ufficializzerà presto le 12 convocate e tre giocatrici della Passalacqua Ragusa hanno grandi chance: Chiara Consolini, Gaia Gorini e Alessandra Formica. Già fuori dai giochi Laura Spreafico, che non è partita per il torneo di Mulhouse in cui le Azzurre hanno perso ma giocato bene.

Sarà il terzo europeo per l’ala grande Formica, nata ad Augusta, cresciuta a Catania, da anni tra le migliori lunghe d’Italia. Nel suo quarto anno in A1, ha migliorato tutte le sue statistiche, aiutando la sua Passalacqua ad arrivare fino in semifinale scudetto e gli ottavi di EuroCup. «È stata una buona stagione – spiega –, potevamo fare meglio, ma alla fine dell’anno, con la promozione di coach Recupido, abbiamo trovato più identità di squadra. C’è un po’ di rammarico per la semifinale ma lo vedo come un punto di partenza e di rilancio».

Dopo la conferma a Ragusa, Formica si concentra sull’Europeo: è la siciliana azzurra con più presenze, 57 partite (con 174 punti), ben più di Stabile (10), Vinci (17), Paterna (20), Correnti (4) e Milella (5). «La cosa che più ci caratterizza è il gruppo – spiega la lunga classe ’93, parlando della Nazionale –. Da tanti anni giochiamo insieme e stiamo cominciando a trovare la giusta fluidità. La preparazione sta andando bene, ultimamente abbiamo fatto un torneo con Spagna e Francia, due delle squadre più forti a livello europeo e abbiamo avuto risposte molto positive essendoci giocate entrambe le partite fino alla fine. Rispetto alle altre penso che non ci manchi niente, dobbiamo solo essere consapevoli che possiamo giocare e vincere contro tutti».

Dopo gli anni di Venezia, Formica guarda alla Sicilia con un occhio più esperto: «Sono tornata in Sicilia da un anno e a essere sincera non ho visto molti cambiamenti rispetto a quando sono andata via. Questa cosa mi dispiace molto. Soprattutto per quanto riguarda il basket catanese, dove sono cresciuta. Mi piacerebbe vedere una squadra competitiva come lo è Ragusa, anche là nella massima serie. E chissà un giorno tornarci a giocare…»

Roberto Quartarone

da “La Sicilia” del 12/06/2017

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