Capitan Torrisi: «Emozioni indescrivibili»

Il capitano sanluigino parla della promozione in Serie D… «Gruppo coeso, Vigo ago della bilancia»… Santangelo: «Dedica a Viola»… Il video di Privitera…

Giovanni Gullotti e Mariano Torrisi (foto G. Lazzara)

«Humana! Humana!» Il coro della metà sanluigina del Palazzetto del Gravina ha accompagnato la promozione del San Luigi Acireale in Serie D, al termine di una stagione vissuta sempre nelle primissime posizioni, a conclusione dell’annata però più difficile, contro le due contendenti nella prima fase più forti del triennio (CP Giarre e Gravina). Per tre volte, i biancazzurri hanno dovuto ricorrere alla roulette della post season e finalmente il salto di categoria è arrivato, vincendo per 70-76 in gara-3.

«Le emozioni sono indescrivibili, sono stra-contento – afferma il capitano Mariano Torrisi -. È il completamento di un percorso, più volte abbiamo sfiorato l’obiettivo, malgrado avessimo le carte in regola. Lo sapevamo dall’inizio, da quando ci siamo visti nel 2015 per creare l’Humana. Il primo anno la GM Academy era più forte di noi, il secondo anno contro il Castanea ci ha penalizzato la formula, quest’anno è andata bene, contro un’avversaria che avrebbe meritato anche lei la promozione. In semifinale, abbiamo sofferto altrettanto anche contro Giarre, altra squadra da salto di categoria».

Il capitano, scuola Prisma, legato al gruppo-Humana sin dai tempi del BC Valverde, riflette soprattutto sul significato del collettivo in maglia biancazzurra. «In questi tre anni, abbiamo integrato qualcuno come Santangelo, Prudente e Costanzo, ma siamo rimasti sempre gli stessi. Chi è andato via è stato per altre scelte, come Antronaco. Siamo rimasti lo stesso gruppo solido, coeso, unito». 

L’abbraccio tra Alessandro Vigo e Gigi Angirello (foto G. Lazzara)

In questo però s’è inserito anche un nuovo coach, Alessandro Vigo, che ha raggiunto un grande traguardo: al primo anno da senior ha ottenuto la prima promozione. «Alessandro è stato bravissimo a inserirsi in questo gruppo – conferma Mariano -, è entrato in maniera silenziosa, senza stravolgere niente. Il rodaggio tecnico già c’era, quello costruito da Giacomo Corallo, elemento essenziale per mantenere la coesione. Vigo ha saputo gestire ruoli e gerarchie, noi lo abbiamo aiutato a integrarsi, e ci ha dato la sua visione di pallacanestro. Ha tirato fuori le caratteristiche migliori di ognuno di noi, per esempio facendo diventare Daniele Signorelli un leader. Siamo in 16, tutti vorrebbero giocare, lui è riuscito a non scontentar nessuno coinvolgendo tutti, anche i più giovani. È stato lui l’ago della bilancia a nostro favore nelle due gare di finale vinte».

Durante le tre stagioni del San Luigi in Promozione, il grande afflusso di pubblico e di tifosi ha creato un’atmosfera che in finale è diventata da grande evento: altro che terza serie regionale!

Mario Garozzo e Fabio Lazzara, alle loro spalle il pubblico del San Luigi (foto G. Lazzara)

«Al di là di giocare e divertirci noi – sottolinea Torrisi –, l’obiettivo era aumentare il movimento della squadra. È la vittoria più grande, aver avvicinato alla squadra famiglie, adulti e bambini, tanti ragazzi che hanno un punto di riferimento nella prima squadra, aver disputato una gara-3 come se fossimo in casa. Appunto per questo, la vittoria è dedicata non solo a tutti noi, alla squadra e al coach, ma anche ai presidenti Pennisi e Pistarà, che ci hanno dato una mano fattiva, e ai tifosi, tra cui Pucci e le nostre ragazze».

L’ultima battuta è sull’anno prossimo: «Faremo la D. Quest’anno eravamo in dubbio sul ripescaggio, è stato meglio vincere sul campo. Bisognerà vedere che fare dal punto di vista tecnico, ma ora non è il momento di parlarne».

Coach Alessandro Vigo ha preferito mantenere un profilo basso, festeggiando con la squadra ma senza voler dare dichiarazioni, mentre c’è spazio per una dedica particolare, perché le vittorie di oggi nascono sempre da un passato che lascia profondi segni: «Vorrei dedicare la vittoria a Carmelo Viola – afferma il play Luca Santangelo -, una persona che ha dato tanto alla pallacanestro, che a me e a tanti altri ha dato una seconda possibilità, per ripartire e ricominciare, per chi si era disinnamorato. Grazie!»

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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