Gumina: «Acireale, non buttarti giù: c’è Spadafora»

Il coach granata parla dei passi verso lo spareggio contro la seconda dell’altro girone… «Gara-3 come ce l’aspettavamo»… «Abbiamo coinvolto e fatto appassionare»…

Damiano Russo e Andrea Patanè (foto G. Lazzara)

Il merito di Gigi Gumina è aver ottenuto il massimo da un Acireale dal grande potenziale, capace di arrivare fino in finale play-off di Serie D e perdere solo a gara-3 di un punticino, contro i favori del pronostico e con 9/10 della squadra costruiti in casa. La sconfitta contro Adrano non preclude comunque la strada a un happy ending per la stagione dei granata: c’è ancora lo spareggio tra le finaliste contro Spadafora, che darà accesso (al meglio delle tre gare) alla Serie C.

«Di loro so che giocano insieme da tanto tempo e che in regular season hanno perso una sola partita – afferma coach Gumina -. Noi dobbiamo tirar su il morale, perché i ragazzi erano distrutti; l’unico lavoro da fare è far prendere coscienza a tutti dei loro meriti. Non si devono buttare giù. Nella sfida dovremo dare il massimo, ma l’obiettivo non è più tattico, ma tecnico-morale. Sarà una finale vera e propria e abbiamo visto che il fattore campo, nei play-off, influenza relativamente». Oggi si saprà su quale campo si giocherà gara-1; l’eventuale gara-3 sarà invece in campo neutro.

Il gruppo di Acireale (foto G. Lazzara)

«La partita contro Adrano è stata come ce l’aspettavamo – ammette il coach -. Forse abbiamo sbagliato nel rilassarci sul +14. Ma una finale si gioca così. Chi ha più voglia vince. Non siamo mai crollati, poteva succedere qualsiasi cosa. Noi siamo stati sfortunati e loro no, speriamo di essere fortunati nella seconda finale».

Di questa finale rimane però la cornice del PalaVolcan piena, con due tribune affollatissime e record di presenze battuto dopo un’altrettanto seguita gara-1. «Specialmente per Acireale questo è fondamentale – ammette il coach -. Non finisce tutto qui e si chiude il palazzetto: abbiamo coinvolto e fatto appassionare bambini e famiglie. Il campo serve come centro di aggregazione, come dice il presidente Panebianco. In questi sette mesi siamo passati dal non avere un campo ad avere mille persone a vederci, non ne ricordo tante, secondo me si è riempito anche più della finale contro Trapani del 2012. Aver coinvolto e fatto entusiasmare è una cosa positiva. E i giocatori devono percepire questo successo, non sono più ragazzini, sono maturi nelle loro scelte».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

1 commento

  1. ha vinto lo sport e l’amore per la palla a spicchi, essere stato presente e vedere i tifosi che hanno sostenuto queste due squadre che si sono affrontate è stato entusiasmante. Noi dell’Adrano Basket a differenza di quanto detto dal presidente Panebianco, non abbiamo manco il campo, ed avere assistito a questa finale in un palazzetto con oltre mille persone, tra cui molte famiglie, la dice lunga sull’importanza di come queste due società si siano adoperate nell’affrontare la stagione cestistica.Faccio i complimenti a tutto lo staff dell’Acireale Basket.

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