I grandi protagonisti dei Mondiali
Buenos Aires ’50: Oscar Furlong

MVP del Mondiale in casa propria… Miglior marcatore… Non giocò in NBA per sua scelta… Sospeso dal regime… Grande tennista…

Oscar Furlong, artefice del titolo mondiale conquistato dalla Nazionale argentina nel 1950; qui con la maglia della sua squadra di club, Gimnasia de Villa del Parque (dal sito “medium.com”).

La prima stella “mondiale” brillò in casa propria. Oscar Furlong fu il giocatore che trascinò l’Argentina alla conquista della medaglia d’oro nella prima edizione dei Campionati Mondiali, disputati nel 1950 a Buenos Aires; e fu il primo a fregiarsi del titolo di MVP, oltre che di miglior marcatore. Alto 1 e 88, era dotato di un grande dinamismo e di una tecnica che gli permetteva di eccellere rispetto ai suoi compagni; in grado, quindi, di misurarsi alla pari con i “maestri” statunitensi, che in quella occasione furono sconfitti nella partita conclusiva (60 a 54), con 20 punti suoi (ovviamente, top scorer).

Furlong aveva già partecipato al torneo olimpico di Londra ’48, e prese poi parte anche a quello di Helsinki ’52, dove la Nazionale albiceleste ottenne il quarto posto, piazzamento che sarebbe stato migliorato solo mezzo secolo dopo, con l’oro di Atene 2004, ad opera di Ginobili e compagnia.

Con la divisa biancoceleste della Nazionale argentina, Furlong (n° 8) contrasta un avversario al Mondiale del ’50 (dal sito “historialunapark.com”).

Poteva essere il primo argentino a giocare nella NBA, se già al termine della prima partecipazione olimpica avesse ceduto alle richieste dei Minneapolis Lakers, e più tardi a quelle dei Baltimora Bullets. Si accontentò di trasferirsi negli States solo per giocare, tra il ’53 e il ’56, nel campionato universitario, da dove tornò con un bagaglio pieno di novità tecniche per il suo paese, prima fra tutte il jump shot.

Nonostante avesse rifiutato il professionismo, nel 1955 fu sospeso dalla attività cestistica (assieme ad altri compagni della squadra campione del mondo) ad opera del regime militare che, con un colpo di stato, aveva temporaneamente spodestato Peron. La dittatura lo accusò di avere ricevuto un particolare trattamento di favore proprio dal governo peronista.

Furlong (secondo da sinistra) in veste di capitano della squadra di Coppa Davis (dal sito “Argentina tenis.com”).

Di necessità virtù, cominciò da quel momento un altro esaltante capitolo di sport e di vita. Si dedicò completamente al tennis, che fino allora era stato per lui un hobby, e riuscì a scalare la classifica nazionale fino a raggiungere, nel 1961, un più che onorevole settimo posto; nel doppio rendeva ancora di più. Ma la soddisfazione più grande fu quella di guidare, nel ruolo di capitano non giocatore, la squadra argentina in Coppa Davis per ben diciannove anni, raggiungendo nel ’77 la semifinale dopo avere sconfitto gli Stati Uniti e cedendo poi all’Australia; in squadra c’era il campione Guillermo Vilas, che lui aveva fatto debuttare.

Nato a Buenos Aires nel 1927, Oscar Furlong, (soprannominato Pillin) è morto all’età 90 anni, lo scorso mese di giugno. Nel 2007 il suo nome è stato inserito dalla FIBA nella Sports Hall of Fame.

 

Nunzio Spina

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