Alfa, arriva l’ora del mesto addio alla Serie B

Una gara-3 non giocata come doveva esserlo… Guerra: «Se avessimo avuto più determinazione»… 40′ d’equilibrio e l’episodio finale…

Alfa – Valmontone 74–75

Alfa Basket Catania: Savoca, Gatti 20, Gottini, Consoli 3, Provenzani 16, Agosta 4, Mavric 8, Vita 12, Sirakov 9, Abramo 2. All.: Guerra.
Virtus Valmontone: Grilli 16, Pichi 6, Livelli 6, Ruiu 6, Ugolino, Misolic ne, Pierangeli ne, Scodavolpe 21, Sabbatino 12, Bisconti 8. All.: Mattioli.
Arbitri: Borrelli e Rodia.
Parziali: 17-17, 36-36, 56-55.

Vincenzo Provenzani (foto Romano Lazzara)

Rabbia, lacrime, delusione: la lista delle emozioni che ha provato un pubblico finalmente folto al PalaCatania è ben più lunga, ma questo rende l’idea di come si è conclusa la stagione dell’Alfa. Si sapeva che sarebbe stata dura, si è tentato di tutto per salvarsi, ma certi limiti non si possono nascondere sotto il tappeto.

1/15 da tre: una gara-3 da dentro o fuori non si può chiudere con queste statistiche. La concentrazione che manca: 13 palle perse, l’ultima delle quali ha dato a Pichi l’opportunità di chiudere la gara sulla sirena, da sotto. Le recriminazioni su due errori evidenti al cronometro nell’ultimo minuto di gioco contano poco: l’Alfa doveva chiudere la gara e non l’ha fatto. Dunque ora arriva la retrocessione in Serie C Silver: un solo anno di Serie B che lascia l’amaro in bocca.

«Come gruppo abbiamo avuto dei limiti di coesione – ammette coach Massimo Guerra a fine partita –. È un dato di fatto, s’è visto nell’arco della stagione. Non abbiamo trovato la chiave per trasformare i limiti in opportunità positive. Se avessimo giocato le partite come abbiamo dimostrato spesso, con grande cuore e determinazione, avremmo potuto salvarci e ottenere qualcosa di più. Abbiamo perso partite in cui abbiamo giocato alla grande, come in casa contro Matera, dominate, ma che alla fine non siamo riusciti a gestire. Questo è stato un altro limite: non saper gestire i momenti concitati. Non sono riuscito a dare la tranquillità al gruppo, per poter superare i limiti personali. Non ci siamo riusciti».

La gara-3 è andata male per alcuni giocatori chiave, come il “bomber” Georgi Sirakov e l’americano della Fanusa Alessandro Agosta: il primo s’è fermato a 9 punti, forzando e non entrando il ritmo; il secondo non ha inciso nel finale di gara, perdendo dei palloni importanti. Anche Matteo Gottini e Marco Consoli in attacco hanno latitato, con quest’ultimo più positivo in difesa, anche se dal suo rimbalzo lanciato via nel finale è nato il vantaggio di Valmontone. Hanno fatto sognare fino all’ultimo Simone Gatti e Vincenzo Provenzani: il Gattone è stato l’uomo ovunque (8/14 da due, 8 rimbalzi, 3 assist), sempre deciso e concentrato; la Stella di Licata è stato il trascinatore (5/6 da due, 4 rimbalzi, 5 recuperate e 4 falli subiti), ha messo cuore e anima ma non è stato ripagato. A Valmontone sono bastati un super Dario Scodavolpe (5/7 da tre) e un grande Daniele Grilli (6/13 al tiro, 5 rimbalzi).

Sono stati 40’ d’equilibrio, in cui le squadre si sono sostanzialmente equivalse, decisi dall’episodio finale e da alcuni black out che hanno consentito a Valmontone d’andare avanti quando invece era Catania che doveva far la partita. Con le difese in evidenza nel primo quarto, il primo allungo è di Catania (13-5). Lo 0-10 d’inizio secondo quarto sembra preludere al tracollo dei padroni di casa, ma c’è presto la controrimonta. Tutto l’ultimo quarto è +1/-1 fino al tiro finale di Bisconti finito fortunosamente tra le mani di Pichi.

 

Roberto Quartarone

 da “La Sicilia” del 05/05/2019

Valmontone chiude la “serie” al PalaCatania. Con un episodio fortunato, a due secondi dal suono della sirena, Tommaso Pichi consegna la vittoria e la salvezza in Serie B alla squadra ospite. Una vera beffa per l’Alfa Catania, che in vantaggio di un punto pregustava già gara 4. Sul successivo tiro di Sirakov che non tocca il ferro si spengono le speranze del quintetto rossazzurro. Sul parquet fa festa la Virtus Valmontone. Tanta delusione in casa Catania. Le lacrime di Vincenzo Provenzani, consolato da coach Massimo Guerra, sono la fotografia di una partita tesa, combattuta e dall’epilogo amarissimo per i padroni di casa. Ancora una volta in questa stagione è mancata l’attenzione giusta per portare a casa il successo. L’Alfa Catania saluta la Serie B Old Wild West. Ma rilancia con slancio e tenacia. Si riparte e si farà tesoro degli errori commessi in questo primo storico campionato di Serie B. Le basi ci sono e sono solide. “Siamo una società giovane e abbiamo commesso molti errori in questo primo campionato di serie B – afferma il Presidente alfista Nico Torrisi – . L’importante è capire in cosa si è sbagliato e farne tesoro, ripartendo dalle tante cose buone. Il progetto AlfaCus, legato alla crescita del settore giovanile, andrà avanti con entusiasmo e la prima squadra risorgerà come l’araba fenice. Forza AlfaCus e morte ai cucchi!”

 

Addetto stampa

Alfa Basket Catania

Umberto Pioletti

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