Slang del basket: il linguaggio della “pallacanestro”

Ogni sport ha il suo immaginario e il suo linguaggio. E non di rado, una disciplina “presta” i suoi termini a un’altra, oppure lo stesso termine assume due significati diversi.
Non fa eccezione il basket, con il suo slang fatto soprattutto di termini inglesi.

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Un profano, alla sua prima partita di basket, potrebbe rimanere confuso dall’uso del linguaggio tecnico da parte dei telecronisti e non capire del tutto a cosa si stiano riferendo. E siccome il basket è uno sport spettacolare e appassionante, e visto che con la nostra nazionale parteciperemo alle Olimpiadi, vogliamo andare incontro ai neofiti descrivendo, in modo semplice, alcuni dei termini specifici della “pallacanestro”.

Cominciamo dai ruoli, partendo dalle ali. Nel basket, le ali sono solitamente due: ala grande e ala piccola. L’ala grande è fisicamente prestante, “un lungo” e ama giocare nei pressi del canestro, mentre l’ala piccola è forte negli inserimenti e brava al tiro.

Il pivot, o centro, è una sorta di regista offensivo: è il punto di riferimento per l’attacco. Così come l’ala, il pivot è forte fisicamente ed è particolarmente abile nei rimbalzi, oltre ad avere un buon tiro da fuori (questo nel basket contemporaneo).

Il playmaker è l’altra faccia della medaglia del pivot: un po’ come nel calcio, da lui passano le azioni d’attacco. Il play porta palla, chiama gli schemi, conduce il gioco. Spesso, a svolgere questo ruolo, sono giocatori non altissimi, almeno per i parametri del basket. Infine, la guardia: lo contraddistingue l’abilità al tiro, la capacità di penetrazione nelle difese avversarie. Può anche aiutare, o sostituire in alcuni casi, il playmaker in alcune fasi di gioco. Una guardia famosa? Marco Belinelli, passato alla Virtus dopo l’esperienza in NBA.

Detto dei ruoli, passiamo al gioco vero e proprio iniziando dall’alley-oop, parola che indica una giocata spettacolare per cui servono due giocatori: il primo lancia la palla in direzione del canestro per il compagno accorrente che salta, raccoglie la palla e schiaccia. Uno dei gesti tecnici più belli del nostro amato sport, l’equivalente della rovesciata nel calcio.

Altro termine inglese che indica un’azione di gioco, frutto di una strategia, è il pick and roll, uno schema che prevede un blocco: mentre un giocatore attacca, un compagno si pone tra lui e il marcatore, ostacolando la difesa e agevolando l’azione d’attacco. Implica che i due compagni siano vicini, in modo che chi difende si trovi di fronte un blocco che gli impedisca di difendere. Questo schema, da alcuni anni, è utilizzato anche nel calcio, soprattutto nei calci d’angolo: l’ispirazione è arrivata proprio dal basket. 

Un termine comune al gioco del calcio è zona: così come nel football, lo schema a zona implica la marcatura non di un uomo, ma il controllo di una zona del campo precisa. Il giocatore deve occuparsi dell’avversario che occupa quella zona in quel preciso momento.

Ci sono poi termini che si riferiscono non agli schemi, ma alle zone del campo: post alto e post basso. Il post alto indica la zona nei pressi della lunetta dei tiri liberi. Il post basso, al contrario, è la zona sotto canestro, la parte inferiore del campo, lì dove “succede di tutto”.

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Le regole, poi, possono apparire incomprensibili ai non addetti ai lavori. Una delle più note è passi, la regola con più infrazioni in assoluto: in sostanza, nel basket il giocatore deve sempre palleggiare. Non si possono fare più di due passi senza palleggiare: poi ci sarebbe la questione del piede perno, che rende la regola ancora più complessa da seguire.
Strettamente legato ai passi è il terzo tempo, che consente all’attaccante di fare due appoggi con la palla tra le mani per poi tirare da sotto canestro.

Oltre ai termini propri, il basket condivide con altri sport, anche molto diversi, alcuni termini e modi di dire comuni: per esempio, col calcio condivide alcune parole usate per definire ruoli e azioni (seppur con accezioni diverse) come ala, playmaker, zona e pressing, col poker altre espressioni sportive come paint, rock e brick.

Il basket è uno sport sempre più amato, sempre più giocato e noi ne siamo felici. Ci auguriamo che questa breve guida ai termini tecnici possa aiutare chi si avvicina al basket a capire qualcosa di più della nostra passione.

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