Se n’è andato Antonello, mito del campetto

Con un post di Claudio Concorso, l’ambiente cestistico catanese ha appreso la scomparsa di Antonello Briganti, un frequentatore assiduo dei campetti di Battiati e dell’Ovale. Proprio prima del Who’s Got Next, questo appassionato silenzioso che rimane nell’immaginario per la sua busta del supermercato con cui veniva al campetto e per la sua voglia di giocare, nonostante l’età avanzata.

Tutti lo ricordano come una persona garbata, che non si lamentava mai né faceva la prima donna. Si accontentava di giocare con chiunque, senza far differenza tra ragazzi molto più giovani o cestisti di Serie C. La sua forza al campetto era il tiro da tre e i passaggi no look, con esperienza riusciva a dire la sua malgrado fosse sempre il più anziano in campo. «Noi eravamo ragazzini, lui il saggio vintage e con tanta esperienza, e noi oggi dopo tanti anni siamo tanti piccoli Antonello», ricorda Giuseppe Mazzaglia.

«Lo conosco dai tempi dei salesiani – ricorda coach Pippo Strazzeri – perché faceva parte della squadra di Promozione allenata da Camillo Sgroi. Ricordo che aveva molte passioni, anche la pallavolo. A un certo punto iniziò anche a giocare in un gruppo serale in cui c’erano anche dei magistrati al Cus Catania. È bello pensare allo stupore dei giovani che lo vedevano arrivare con il sacchetto, una vecchia maglietta e dei pantaloncini. Aveva un tiro da tre infallibile e sorprendeva i ragazzi, perché si era adattato al loro gioco ed era rapidissimo a tirare».

Una delle squadre senior del Who’s Got Next, The Bagssss, ha dedicato il proprio nome alla memoria di Antonello Briganti, incarnazione della passione senza tempo e senza categorie per il basket.

Roberto Quartarone

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