Viki Karambatsa, un rinforzo greco per la Rainbow

La Rainbow Viagrande Gruppo ALTEA è lieta di annunciare un nuovo innesto nel roster a disposizione di coach Gianni Catanzaro.

Vasiliki Karambatsa con la maglia di Göttingen

Alle pendici dell’Etna arriva l’ala/pivot di nazionalità greca, classe ’96, Vasiliki “Viki” Karambatsa. La giocatrice ateniese, cresciuta nell’Athinaikos, arriva in Italia dopo l’esperienza nella massima categoria tedesca con il BG 74 Göttingen, nel quale ha militato fino dal 2017, esperienza maturata dopo la stagione al Bender Basketball Gruenberg, sempre in Germania, ed al Robert Morris  University, negli USA. La giocatrice ellenica, dalla scorsa estate, è entrata nell’orbita della nazionale del suo paese con la prima convocazione e nel suo curriculum vanta, tra l’altro, una medaglia di bronzo ai Campionati europei 3×3. Alta 186 cm, fa della forza fisica e dell’abilità sotto la plancia, in entrambe le fasi, le sue armi migliori.

Viki Karambatsa si è aggregata ieri al gruppo ed è già a disposizione di coach Catanzaro.

Comunicato Rainbow Viagrande

– Quali sono le tue aspettative sul campionato?
«So che l’obiettivo della squadra è di essere promossa nel campionato superiore, quindi questo è il mio scopo qui: aiutarle a vincere! E farò del mio meglio per raggiungerlo».

– Che tipo di giocatrice sei? Un’ala con quali caratteristiche?
«Mi piacciono molto le giocate difensive. Sono molto atletica, direi, e non è un problema il lavoro sporco. Possiamo dire che spingerò, salterò e segnerò!»

Com’è andato il campionato finora in Germania?
«Così così, non è andata molto bene. Vorrei quindi avere una migliore esperienza qui, almeno personalmente. Mi dispiace per la squadra in Germania».

– So che hai giocato in Nazionale… Com’è stata l’esperienza?
«È andata bene, a un certo punto abbiamo disputato anche delle amichevoli in Italia! Ho quindi anche dei bei ricordi dell’Italia. Ho giocato anche con la Nazionale senior, sia 3×3 che 5vs5, un torneo amichevole in Cina e le qualificazioni agli Europei di novembre, ma non ho giocato molto. È stata comunque una bella esperienza, ampliare le conoscenze».

– In Germania studiavi? Sei stata molti anni a Gottinga.
«Esatto, studio ancora, finirò quest’estate e dopo vorrei una specializzazione. Ne cercherò una, non so ancora dove. Non studio educazione fisica ma scienze politiche e filosofia».

– Hai avuto anche un’esperienza in America?
«L’esperienza sarebbe dovuta durare un lungo periodo, ma nel percorso mi sono accorta che non mi piaceva lo stile, né l’esperienza così tanto, così mi sono decisa a tornare. Avevo anche il piano di studiare e giocare in Germania e penso sia stata un’idea giusta, non me ne pento».

Sai qualcosa della Sicilia? Sei mai stata qui? Prime impressioni?
«Sono impressionata dall’abilità alla guida! Mi ricorda un po’ casa, anche ad Atene è così, ma qui è un altro livello. Mai stata qui, sono stata a Cagliari, in Sardegna, e qualche altro posto in Italia come Roma. Ma finora mi piace, non ho visto molto ma il caffè molto buono! Mi piace più l’espresso del caffè greco e mi piace anche il vino italiano. Sarà un bel posto qui».

Karambatsa non è la prima greca a giocare a Catania. Si ricorda infatti una piccola colonia di greci che tra gli anni ottanta e duemila ha giocato nelle minors etnee, tra cui Yiannis Grapsas (che si allenò con il Gad Etna) e Andrea Davris (visto tra Battiati e Mascalucia) sono i nomi più famosi.

Roberto Quartarone

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