Il bilancio di Russo: «Guerra ottimo per il progetto»

«Con gli americani esperienze che fanno crescere»… «B o C? Dipende dalle intenzioni del presidente»… «La C del Cus diventerebbe un problema»…

Gaetano Russo (foto R. Quartarone)

Alla fine dell’amichevole tra la selezione Alfa-Cus e la Canyon Crest Academy Gaetano Russo ha fatto gli onori di casa, organizzando un grande barbecue che è servito ai ragazzi a socializzare e a sfamare molti dei protagonisti della sfida del PalaCus. Si è chiuso così il primo anno del nuovo corso del basket giovanile etneo, che ha portato un titolo regionale Under-18 e vari secondi posti.

«È stata una gran bella serata – spiega il responsabile del basket nel Cus Catania parlando dell’amichevole –, sono stato sorpreso dagli americani che prima ci hanno asfaltato sul campo e poi si sono mangiati tutto! Hanno apprezzato ed è stata una bella esperienza, sarebbe bello ricambiare: sono esperienze che fanno crescere. Mi ha fatto piacere la grande presenza di pubblico».

La notizia di giovedì è stata comunque la conferma di coach Massimo Guerra sulla panchina dell’Alfa, con un allargamento dell’incarico alla responsabilità delle giovanili del progetto Alfa Cus. E Russo di ciò è entusiasta: «L’ho conosciuto l’anno scorso, è un ottimo elemento per il nostro progetto. È un gran lavoratore. È una garanzia, perché si diverte a stare in palestra con i giovani. La riconferma è un bel primo passo, perché conosce tutti nel mondo della pallacanestro».

Massimo Guerra (foto R. Lazzara)

Ma sarà Serie B o Serie C? Al momento non è stata inoltrata alcuna richiesta di ripescaggio, anche se la società in un primo momento sembrava intenzionata. C’è da dire che la concorrenza sarebbe comunque tanta per pochi posti a disposizione, ma Russo ci crede comunque: «Per la prima squadra bisogna vedere le intenzioni del presidente, se vuole fare la domanda del ripescaggio o fare una Serie C per salire. Noi stiamo spingendo per la B. Nico è stato scontento della risposta della città, ma tutto è andato storto, dalla partenza alla conclusione. Il problema è che rimanendo le cose così, alcuni ragazzi vorranno andarsene. Elia ha espresso il desiderio di trasferirsi, Mazzoleni ci sta pensando. Il progetto è nato per far restare i catanesi a Catania. Far crescere i ragazzi in prima squadra non è andato nemmeno bene, perché spesso hanno giocato in situazioni d’emergenza».

La Serie C Silver del Cus Catania è legata a doppio filo con quella dell’Alfa: «Se ne saprà di più quando Guerra verrà a Catania, però la Serie C del Cus Catania diventa un problema – si rammarica –. I più forti andranno all’Alfa, noi giocheremo con chi rimane, ma non ci sono molti ragazzi pronti per la C. Sarà una stagione di sofferenza. La C è un campionato di livello troppo basso, ma non si è sicuri di vincere con due stranieri forti e la squadra locale perché non si sa cosa si trova più avanti».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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