PalaZurria e PalaGalermo: ci sarà spazio per il basket?

Il PalaGalermo è già riaperto e si aspetta solo per giocare gare ufficiali… Il PalaZurria è rimasto chiuso finora ma sta riaprendo… Parla l’assessore Parisi…

«Un’inchiesta del giornalista Ludovico Licciardello su “La Sicilia” sottolineava come la maggior parte degli impianti comunali presentino dei problemi che li rendono non a norma… Chiaramente queste non conformità non permettono la loro piena fruibilità». L’ingegnere Rosario Garozzo, presidente del Consorzio impianti sportivi (Cis), riporta alla mente una serie d’inchieste pubblicate su questo giornale, che davano un quadro desolante della situazione dei campi sportivi della città e della provincia. Il 20 luglio 2015, si parlava dei palazzetti al chiuso, tra cui PalaGalermo e PalaZurria, per sottolinearne qualche problema (agibilità e condizioni dell’illuminazione nel primo, infiltrazioni dal tetto nel secondo): niente di eccezionale, per la verità, perché l’attività di basket e volley si svolgeva senza intoppi.

Da allora tutto è cambiato. Il bando di esternalizzazione pubblicato dal Comune di Catania il 22 aprile 2016 ha permesso di dare in gestione il PalaGalermo all’Asd Blue Angels, associazione che si occupa di pattinaggio, e il PalaZurria al Consorzio “Catania È Sport”, che include tra le altre il Cus Catania e l’Amatori Rugby. Il PalaGalermo, vandalizzato nell’agosto 2015, è stato ristrutturato e poi riaperto nell’estate 2018, ma non si possono giocare partite ufficiali; il PalaZurria è rimasto chiuso e dovrebbe riaprire proprio questa settimana. Ma la situazione è ben lontana dall’essere normale.

Il PalaZurria com’era: un allenamento prima della chiusura del 2011

PALAZURRIA. La palestra adiacente alla piscina Francesco Scuderi in passato ha ospitato i campionati minori di pallacanestro e la B2 femminile di pallavolo. Posto a sedere per 200 spettatori, fondo in parquet (con una porzione rovinata), ampio spazio, spogliatoi e tanta luce: sarebbe perfetto per “scaricare” l’attività di tante società minori che hanno bisogno di campi regolamentari. Eppure non ci si gioca né ci si allena più da molto.

«Gli uffici e il consorzio diretto interessato ci spiega l’assessore allo Sport del Comune di Catania, Sergio Parisi hanno detto che avrebbero aperto l’impianto e la convenzione è stata firmata. A quanto ne so, lo apriranno a breve. Dovevamo aver notizie entro i primi di ottobre, perché ce lo chiedono tutti. Ne ho parlato con i responsabili, in primis con l’ingegnere Garozzo, che ne è presidente, e la direzione ha deciso che aspetteremo qualche altro giorno. Altrimenti, scatterebbe la procedura per la revoca della gestione».

La copertina del pezzo sulla riapertura del PalaZurria, l’ultimo evento cestistico lì disputato

Dunque qual è stato il problema di questi anni? Parte tutto da una porta chiusa, in un’area di confine con l’altra parte della struttura in gestione alla Nuoto Catania. «Ci siamo aggiudicati il PalaZurria “in battaglia” – afferma Rosario Garozzo – nei confronti del Consorzio “Catania al Vertice”, nostro unico avversario nel bando. Loro hanno presentato la documentazione incompleta, così nell’ottobre 2016 abbiamo ottenuto la gestione. Solo il 29 gennaio 2019, tuttavia, ci sono stati consegnati gli impianti. Il pomo della discordia è la porta chiusa dalla Nuoto Catania, che non ci consente di avere le doppie vie di esodo; il progetto per ristrutturare l’impianto è stato bocciato dal Coni. Il rup, il dott. Marzà, ci ha però diffidato: dobbiamo aprire perché altrimenti è interruzione di pubblico servizio».

Si è arrivati dunque al punto di non ritorno, ma il Cis ha trovato una soluzione. «L’Asd Roller Team di Martina Spampinato – prosegue Garozzo –, che si occupa di pattinaggio artistico, ha fatto le pulizie e riaprirà subito per gli allenamenti. Però gli incontri ufficiali necessitano del parere del Coni. Il problema è che o diventiamo sodali del Comune che finge di non sapere, facendo i campionati e poi vediamo, magari otterremo una nuova certificazione antincendio, oppure faremo un esposto per riavere la doppia via di esodo. Poi avremo la pallavolo e la preparazione del beach soccer». A questo punto, la riapertura è imminente.

La riapertura del PalaGalermo alla pallacanestro nello scorso autunno

PALAGALERMO. La situazione è decisamente più fluida al palazzetto tra viale Adriatico e via Kertész. Lì l’attività già si svolge dall’estate 2018, l’Asd Blue Angels svolge i suoi allenamenti di pattinaggio tutti i pomeriggi, mentre la sera c’è spazio per la pallacanestro, con l’Asd Energy Club e l’Asd Basket Misterbianco; l’anno scorso anche la squadra di hockey indoor ha avuto modo di allenarsi al chiuso. Ma ancora mancano documenti affinché si possano disputate gare ufficiali con il pubblico e, soprattutto, la firma della convenzione.

«Ne ho parlato con il segretario generale, la dott. Manno precisa l’assessore Parisi. In questi giorni si dovrebbero superate i problemi sul bilancio e sulla perdita dei dirigenti comunali. So per certo che in settimana, massimo entro 10 giorni, metterà in scadenza le firme. La Blue Angels comunque è dentro, la consegna è stata fatta; è anomalo che non sia stata firmata. È vero che il tempo di firma è troppo lungo, ma consideriamo che è mancato il segretario generale: sono solo lungaggini e nient’altro. Difficoltà non ce ne dovrebbero essere, loro ormai lo hanno in gestione e la questione omologazione prescinde dalla possibilità di giocare».

Il pattinaggio al PalaGalermo

La Blue Angels, dal canto suo, sottolinea che documenti, fideiussioni e assicurazioni sono stati consegnati e pagati da un anno e si aspetta solo la firma, comprendendo i motivi per cui tutto è in sospeso. L’associazione sportiva è in contatto con l’assessore e promette che, risolte tutte le questioni da sistemare e affrontate le ultime spese, si potrà tornare a giocare. È in programma un incontro proprio al PalaGalermo, per condividere le informazioni e lavorare insieme per un futuro di collaborazione con l’amministrazione. Di certo, l’impegno e la passione finora non sono mancati alla Blue Angels.

E IL BASKET? Al momento, il problema rimane per la pallacanestro, che in città è diventata un’esclusiva Alfa-Cus (e società vicine) e con solo L’Elefantino come alternativa (che usa il PalaCatania). Tanti giocatori sono stati tagliati fuori dall’assenza di società di base (ai campionati federali senior sono iscritte solo Alfa e Cus in C, poi ci sono due formazioni Aics, la PGS Sales e l’Energy) e di nuove società difficilmente possono nascerne senza spazi. Chissà che la fine dei problemi di PalaGalermo e PalaZurria non possa rilanciare l’attività di base.

 

Roberto Quartarone

da “La Sicilia” del 21/10/2019

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