Cantone: «Un privilegio l’esperienza ad Agrigento»

Il saluto del coach etneo dopo cinque anni da responsabile del settore giovanile della Fortitudo: «Movimento giovanile siciliano in crescita, lo scudetto della Pégaso è la ciliegina»…

Riccardo Cantone (foto Fortitudo Agrigento)
Riccardo Cantone (foto Fortitudo Agrigento)

Cinque anni da responsabile del settore giovanile della Fortitudo Agrigento sono serviti a Riccardo Cantone per strutturare la cantera della società del presidente Totò Moncada e vivere sempre ai vertici i campionati disputati dal gruppo dei ’98-’99, che ha fatto incetta di titoli regionali e disputato anche le finali nazionali Under-14. Il tecnico catanese ha concluso da poco il contratto con i girgentini e può tracciare ora un bilancio.

«Sono stati cinque anni importanti, belli personalmente e umanamente – afferma –. Nel gruppo degli U-20, quest’anno tre saranno nel roster della Serie A2 (e uno stabilmente nei 10) e quattro faranno esperienza in Serie C. Questi risultati testimoniano quanto questa esperienza sia stata proficua, perché ha prodotto giocatori in numero consistente, che ora sono la “cassaforte” della società. Ho comunque avuto la fortuna di essere attorniato da professionisti di prim’ordine. È stato un privilegio essere responsabile del settore giovanile della Fortitudo».

In cinque anni, Cantone ha visto anche una crescita del settore giovanile siciliano, visto anche da membro della Commissione regionale per l’attività giovanile. «Ho visto una crescita perché parecchie realtà hanno fatto step in avanti, con la ciliegina dello scudetto U-16 d’Eccellenza vinto dalla Pégaso Ragusa – prosegue Cantone –. Però bisogno fare un plauso a molti altri. La provincia di Messina è in grande risveglio, Capo d’Orlando e Barcellona su tutti, ma anche Zenith e Amatori Messina. Trapani detta legge e costruisce ogni anno realtà importanti, assieme a Virtus. A Catania, il Cus va sugli scudi assieme al Gravina e non ultima risale l’Olimpia Battiati. A Siracusa l’Aretusa lavora sempre meglio. Da Palermo ci si aspetta di più, ma ci sono oggettive difficoltà logistiche. A Ragusa, oltre alla Pégaso e al lavoro della Virtus, c’è il fiore all’occhiello della femminile: da due-tre anni la Passalacqua sta cominciando a fare dei progetti giovanili importanti, foresteria, giocatrici da fuori… Sono stati piantati dei semi su tutto il territorio, che stanno diventando delle piantine sempre più interessanti».

Ora l’allenatore catanese aspetta una nuova avventura: «Sono in attesa di trovare una sistemazione congeniale, non solo nel settore giovanile. Ho avuto la fortuna di allenare settori giovanili e prime squadre importanti, ora spero di trovare qualcosa d’importante soprattutto dal punto di vista programmatico».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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