Datemi un Pippen e ci penso io

Basket siciliano: Trapani e Siracusa vincono con l’aiuto delle “spalle”. Ma il vero botto è di Catania: risorge proprio in casa della prima in classifica e le appioppa un clamoroso ventello.

Il bello e il brutto del basket siciliano nell’ultimo turno di campionato.

CONFENTE (Virauto, B dilettanti) – E’ un uomo che sa reagire. Lo avevamo trattato male la settimana scorsa non tanto per il 3 su 12 nelle triple, ma per l’aiuto quasi inesistente alla squadra. Lui a Reggio Calabria, in casa della prima in classifica, si è ripreso 12 tiri da tre (meno di tanto si vede che non gli piace) ma stavolta ne ha imbucati 7. Totale 24 punti e vittoria sontuosa. Qualcuno deve aver pensato a un errore, quando ha visto il 71-93 dell’anticipo; invece Catania è rinata strepitosamente proprio sul campo più difficile, con i ventelli puliti puliti di Trevisan (grande ritorno) e Reale.
GIUFFRIDA (Siracusa, B dilettanti) – Anche lui era latitante nelle ultime partite: se non va al lavoro, Corvino contro tutti non basta. Sul campo di Bernalda (che sembra il nome di un personaggio campagnolo della Fenech) in coppia subiscono 17 falli – 8 Giuffrida e 9 il playmaker – segnando 10 liberi a testa e 50 punti totali sui 79 di Siracusa che rovesciano il 38-25 di metà gara.
SANTAROSSA (Trapani, A dilettanti) – Sempre per la serie “ogni Jordan ha bisogno di un Pippen”, il Corvino della situazione qui è Evangelisti (altro venticinquello a Matera) e il Giuffrida è impersonato da Santarossa, secondo marcatore di lusso (20 punti) della squadra di Benedetto. Bisogna tenerseli stretti in una giornata che vede Barcellona spazzata via a Perugia (e raggiunta al primo posto da Ostuni) e Agrigento costretta a separarsi da coach Luca Corpaci dopo la batosta casalinga contro Molfetta.

PATTI (B dilettanti) – Uno non fa in tempo a dire “bravi questi qua” che si sgretolano in casa (dove avevano sempre vinto) contro Massafra, una delle sei sorelle coinvolte nel mischione di testa. Stavolta è stato l’effetto “Ettore Messina”: appena lo abbiamo citato per l’imbattibilità col Real Madrid, ne ha perse tre consecutive. Solo Riva junior fa vedere qualcosa in un brutto 65-83.

Emanuele Grosso