B/f: Olympia-Lazùr 44-45

Il seguito degli irriducibili… Cimellaro: il lavoro paga… Eterna Barbarossa, gran contributo di Hristova… Parisi e Pappalardo trascinatrici… 8 punti nei playout…

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Olympia-Lazùr 44-45
PalaPentimele di Reggio Calabria, 13 febbraio, 20:00

Olympia Reggio Calabria: Vozza 4, Sapone ne, Pirrello 4, Imeneo, Putorti’ A.9, Onugha 6, Putorti’ V. 4, Nicosia 2, Gaeta 15. All. Luppino.
Lazùr Catania: Ceraulo 4, Ferrara, Licciardello 1, Pappalardo 12, Barbarossa 4, Parisi 18, Hristova, De Lucia 2, Borzì 4, Di Stefano, Mirabella, Granata. All. Cimellaro.
Arbitri: Santucci di Bagnara Calabra e Laganà di Pellaro.
Parziali: 10-8; 22-24; 30-31.

Dulcis in fundo… Nell’ultima di campionato risorge la Lazur, notizia che già di per se ha un valore importante. Di fronte ad un piccolo ma “presente” gruppetto d’irriducibili che hanno seguito la squadra sino in Calabria, la formazione di Cimellaro batte di un punticino le avversarie dell’Olympia. La squadra sembra aver ben assimilato per lo meno in difesa le novità apportate dal nuovo coach che sono ben lontane dall’essere rivoluzionarie poichè si basano semplicemente su maggiore concretezza e sacrificio in questa parte fondamentale del gioco.

Così poco è bastato per ottenere una vittoria che fa tanto morale e soprattutto permette alla squadra catanese di guardare più serenamente ai play out grazie agli 8 punti che saranno a dispozione alla partenza della seconda fase.
Nonostante il basso punteggio è stata una partita avvicente sin dalla prime battute, quando ai canestri di Gaeta ha risposto tempestivamente Ceraulo, autrice dei primi quattro punti inziali.

I ritmi non sono stati altissimi ma si è visto un buon gioco in attacco specialmente dalla squadra di casa che si è mossa sempre in modo ordinato, trovando però difficoltà a causa appunto della buona difesa dalle ospiti. Sotto la plance un gran contributo è stato dato da Hristova, alla quale sono sfuggiti davvero pochi rimbalzi. La sua presenza è sempre una garanzia in campo anche se l’assenza per il breve periodo d’infortunio sembra aver leggermente pesato sulla bulgara della Lazur.

Eternamente presente è invece Barabarossa che nonostante il mese di stop per l’infortunio alla caviglia ha disputato un buon incontro sia in attacco che in difesa dove comunque poco poteva fare contro l’astuzia di Gaeta.
Proprio quest’ultima si è distinta tra le avversarie; le sue giocate d’esperienza sono state infatti “la fortuna” della squadra calabra che a lei si è affidata anche nelle battute finali del match, in cui le fasi erano davvero coincitate visto i pochi punti che separavano le due squadre.

Più opaca la prestazione delle sorelle Putortì, da sempre altro punto di riferimento della squadra bianco verde.
Tra le ospiti è finalmente tornata alla ribalta la neo maggiorenne Valentina Parisi, che rivede finalmente la doppia cifra e rispolvera le sue doti di trascinatrice con una tripla che gli arbitri non hanno temuto a convalidarle allo scadere dei 24″ durante il terzo periodo di gioco. Non si è sottratta alle sue responsabilità neanche Giorgia Pappalardo le cui triple hanno a pari modo tenuto a galla la squadra intera proprio nei momenti in cui ogni attacco era fondamentale per assegnare la vittoria finale.

Un match che è rimasto aperto sino alla fine anche grazie all’ingresso della temuta Onugha sino ad allora tenuta in panchina dalla Coach ed autrice di ben 6 punti in meno di 7 minuti. La Lazur ha decisamente vacillato al suo ingresso ma è riuscita ad approfittare degli spazi che proprio le padrone di casa hanno concesso in attacco forse a causa della stanchezza. E’ stato tutto questo che ha permesso a Borzì di mettere su suggerimento prima di Barbarossa e poi di Parisi, i suoi unici ma utilissimi 4 punti della partita. La tripla di Putortì a 13secondi dalla fine porta la sua squadra a meno uno ma è troppo tardi. Parisi controlla dopo la rimessa dal fondo ed evita il fallo strategico di Gaeta superando la metà campo al suono della sirena.

La Lazur festeggia davanti ai suoi tifosi più affezionati una vittoria importante che merita d’essere dedicata a chi come loro, o forse solamente a loro, unici a non aver mai fatto mancare il loro sostegno. I play out ora sono un banco di prova necessario alle ragazze catanesi per dimostrare che la vittoria contro Olympia sia l’inzio di un un nuovo cammino positivo che seppur iniziato a stagione regolamentare finita, sia utile a fare della seconda fase un periodo di “riscatto” nei confronti di questo brutto anno trascorso tra le difficoltà.

Chiara Borzì

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