Sopra la panca Patti campa

Basket: le riserve sono meglio del quintetto, la squadra di Sidoti sbanca Potenza. Tessitore-Larry Bird a Trapani, Degregori quasi in quadrupla doppia per Catania.

Il bello e il brutto del basket siciliano nell’ultimo turno di campionato.

TESSITORE (Trapani, A dilettanti) – Ci vuole impegno per accatastare 31 punti senza segnare un canestro da due. Mentre Evangelisti riposa e Trapani stenticchia a casa sua contro l’ultima in classifica, Tessitore-Larry Bird imbuca 8 triple su 11 tentativi e 7 su 8 dalla lunetta. Discreto tira(tessi)tore.
DEGREGORI (Catania, B dilettanti) – Se Degregori mette i liberi c’è speranza per l’umanità. Infrange il sacro duopolio di citazioni alterne Gambolati-Confente-Gambolati-Confente (quest’ultimo a Foggia nemmeno c’è, come Trevisan, ma tanto era la sua giornata di scarsezza dopo la prestazione della vita nella partita precedente). Addirittura per il playmaker una simil quadrupla doppia: 26 punti, 9 rimbalzi, 7 assist, più 9 falli subiti e 39 di valutazione; ma soprattutto un poderoso 7 su 9 dalla lunetta con il suo caratteristico lancio del peso. Catania arriva a 5 vittorie nelle ultime 6 gare e scopre l’importanza di inventarsi un protagonista ogni settimana.
LA PANCHINA DI PATTI (B dilettanti) – Raro caso mondiale di quintetto di partenza che segna meno di tre panchinari. Gabellieri, Raskovic e Cavalieri portano alla causa 36 dei 68 punti complessivi nell’operazione anti-Potenza a domicilio. D’accordo che dei 5 in campo alla prima palla a due nessuno raggiunge la doppia cifra, ma il -5 di valutazione di Riva junior è un po’ troppo. Per fortuna sopra la panca Patti campa.

PUBBLICO – Ogni tanto un innamorato del basket è costretto a ricordarsi che il massimo per la Sicilia è un derby di seria A dilettanti con poche centinaia di spettatori, per quanto calorosi. Catania in B ne vede ancora meno, Palermo non pervenuta. Ad Agrigento sono in due (Bucci 20 e Mocavero 17, con 6/6 da due) a segnare più della metà dei punti della propria squadra (37 su 68): così Barcellona tiene a bada la squadra di Paolini e riprende l’inseguimento al primo posto.

Emanuele Grosso