Dario Sortino riparte dalla Promozione

Dopo i fasti dei campionati nazionali, il play giocherà con il CUS… «È stata una scelta causata dal lavoro, l’alternativa era solo Adrano»… «L’unica società che si mantiene è Gravina»…

Una vecchia copertina di Basket Catanese dedicata a Dario Sortino al Trofeo del Meridione (foto Roberto Quartarone)

Sembra ieri: la Virtus Catania degli otto catanesi, quella che tutti davano per spacciata, salvò la Serie B2 vincendo di due contro San Severo a Rende. Dario Sortino era uno dei playmaker della squadra, il 28 maggio 2007 segnò solo due punti ma per lui fu una stagione in prima linea, al fianco degli altri indigeni Consoli e Marzo. Sono passati da allora più di sei anni, il talento del ventiseienne si è espresso anche a Canicattì (infortuni a parte), Adrano e Gravina. Oggi Sortino riparte dalla Promozione, una notizia che ha dell’incredibile considerano la sua caratura.

«Se avessi giocato quest’anno – ci racconta -, sarei rimasto con Gianfranco Morelli ad Adrano, ma per il lavoro non ho potuto dare la mia disponibilità e quando l’ho avuta hanno dovuto bloccare i tesseramenti. L’anno scorso il coach mi ha permesso di giocare e allenarmi a gettone, oggi mi sarei fatto in quattro solo per Gianfranco. Così ho deciso con Gaetano Maugeri di allenarmi con la squadra di Promozione del CUS Catania. Alla fine mi sono reso conto che allenarmi di sera è comodo, i ragazzi li conosco e mi diverto. È stata una scelta causata dal lavoro».

Ancora è presto per capire che campionato sarà, ma già c’è un’idea su una possibile outsider della categoria. «La squadra è bellina, abbiamo vinto in amichevole contro Sigonella e l’Alfa. Siamo in fase di rodaggio e i tesseramenti non sono ancora definitivi, ma ci sono tra gli altri Fabrizio Riccobene, Eugenio Cavalli, Gaetano Maugeri…».

Sarà comunque un’esperienza tutta diversa per l’esterno cresciuto tra CUS e Gravina. «Non giocare in C2 è dura, gli stimoli diminuiscono… Sono abituato a un altro agonismo e altri obiettivi e da lì vengono gli stimoli. Ad Adrano tutti ci credevamo e giocavamo alla morte, ma quest’anno in Promozione sarà tutto diverso!».

Il problema, comunque, è anche strutturale: cinque anni fa Sortino avrebbe trovato spazio in altre categorie, anche giocando a gettone come la scorsa stagione ad Adrano. Ma c’era anche un altro panorama in città. «A Catania soldi non girano – conclude -. Il problema sta a monte, al costo dei tesseramenti. Chi gioca lo fa per divertimento, non ci sono più giocatori che vengono per lavoro. La possibilità di far bene c’era, ma purtroppo è stata gestita malissimo, qualcosa non è andato bene se non abbiamo più la Serie B. L’unica società che si mantiene comunque è Gravina, che ha provato solo un progetto in grande ma è stato gestito tutto male: l’ho vista nascere e cadere. Si è voluto strafare».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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