Re: «Queste sono le radici dell’Humana»

Il capitano del San Luigi spiega com’è nata la nuova squadra… «Corallo, un mentore»… Il pubblico e i programmi futuri…

La formazione dell’Humana San Luigi Acireale: in piedi Garozzo, Re, Privitera, Torrisi, Signorelli, il dirigente Pennisi, Maugeri, Rizzo, Spada, Pistarà e l’allenatore Corallo; seduti Marino, Raciti, la vice presidente Castro, Rapisarda e Spada.
La formazione dell’Humana San Luigi Acireale: in piedi Garozzo, Re, Privitera, Torrisi, Signorelli, il dirigente Pennisi, Maugeri, Rizzo, Spada, Pistarà e l’allenatore Corallo; seduti Marino, Raciti, la presidente Castro, Rapisarda e Palma.

Il San Luigi è tornato a scaldare i cuori del pubblico acese amante del basket: la formazione che partecipa alla Promozione si è assestata al secondo posto insieme ad Augusta con il chiaro obiettivo di entrare in zona play-off per la Serie D. La squadra senior è rinata dopo cinque anni di sola attività giovanile, grazie a una nuova società, l’Humana, fondata da un gruppo di ventenni.

«È un’esperienza nata per gioco – spiega Seby Re, capitano della squadra –, volevamo fare qualcosa di “nostro”. Il gruppo è nato sette anni fa e si è consolidato tra Valverde, Aci Bonaccorsi e Zafferana. Affinché il sogno diventasse realtà, ci siamo impegnati tutti, malgrado le difficoltà di autogestione siano infinite: le complicazioni economiche, di gestione societaria, di gestione del gruppo… Ma condivido questo sogno con persone eccezionali e stiamo facendo qualcosa d’incredibile».

Per allenare i biancazzurri è stato scelto Giacomo Corallo, già bandiera del Basket Acireale e da molti anni vicino ai ragazzi. «Giacomo dovrebbe allenare in ben altri campionati, ma da sette anni continua a guidarci: è coach, fratello, amico… un mentore. Con lui non si è creato un gruppo, ma una famiglia: è la cosa più bella!»

I risultati stanno arrivando: «Sudiamo e lottiamo per il piacere di stare insieme – afferma il capitano –, la sicurezza del gruppo si riflette sui risultati, la miscela che creiamo è speciale. Se arrivassero i risultati, sarebbero la ciliegina sulla torta, ma ragioniamo di partita in partita. Se dovessimo arrivare fino in fondo, troveremo i mezzi se sarà necessario». Solo le prime due squadre del girone partecipano ai play-off e solo una squadra andrà in Serie D: la strada è comunque in salita.

Oltre al risultato sportivo, c’è un’attenzione inattesa da parte del pubblico: «Le partite in casa trasmettono emozioni forti – prosegue Re –: non ci aspettavamo tutte queste persone tra il pubblico! Stiamo riuscendo a trasmettere l’empatia che c’è fra di noi anche all’esterno, amici, fidanzate, famiglie vengono a vederci: è pazzesco».

Tutto questo è stato raggiunto dividendosi tra Acireale e Aci Catena: «C’è solo da dire grazie al San Luigi che ci dà la disponibilità del campo per le partite – chiude –, abbiamo avuto fortuna di trovare lo spazio per gli allenamenti ad Aci Catena».

Roberto Quartarone
da La Sicilia del 28 gennaio, p. 33

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