La ribalta nazionale dei palazzetti catanesi

Striscia la notizia si occupa degli impianti del basket… La situazione al PalaCatania peggiora: è spuntata una gobba… [VIDEO]

La gobba del PalaCatania (foto M. Privitera)

Striscia la notizia ha parlato di PalaGalermo, PalaCatania e PalaNesima, i tre grandi malati dell’impiantistica pubblica catanese. Stasera, è arrivata la ribalta nazionale per il palasport di San Giovanni Galermo, tristemente vandalizzato e lasciato a se stesso, quello di corso Indipendenza, da novembre in precarie condizioni per le continue infiltrazioni, e l’ex gioiellino di Nesima, da anni in condizioni disperate. Questo è il servizio integrale di Stefania Petix, a cui il blog Basket Catanese (ebbene sì, un blog, che piaccia o no) ha dato una mano nella realizzazione.

Niente di nuovo per gli amanti del basket a Catania: immagini purtroppo note, situazioni altrettanto conosciute. C’è qualche speranza nelle parole della giornalista. Il 10 febbraio scorso, infatti, il presidente della IV municipalità, Emanuele Giacalone, ha parlato di una delibera del Cipe che destinerà circa 16 milioni di euro per le aree di San Giovanni Galermo e Trappeto Nord, con 700 mila euro stanziati per la ristrutturazione del PalaGalermo. Anche il PalaNesima pare che sarà aiutato con fondi del Governo. Ci vorrà tempo, comunque.

Un’onda o una gobba? A voi la scelta (foto M. Privitera)

Invece sul PalaCatania, proprio oggi, poco prima del servizio, le nubi si sono addensate ancora di più: un’onda, o meglio una gobba, è comparsa sotto uno dei canestri, a causa dell’acqua che ha fatto gonfiare il parquet. Alle 18, gli arbitri Andrea Reina e Mario Privitera hanno rinunciato ad alzare la palla a due tra L’Elefantino e Cus Catania, in Under-18, proprio per l’impraticabilità del campo, e così la Rainbow ha spostato la partita di sabato di Serie B/F contro la Virtus Eirene alle 20:30 al PalaCus, rinunciando per l’ennesima volta al suo campo di casa.

Il rischio che tutti stanno sottovalutando è di perdere anche il grande impianto da 5.000 posti per non intervenire con celerità per fermare le infiltrazioni d’acqua. Il Comune di Catania a parole ha sempre detto di voler intervenire, ma concretamente si è fatto poco. E se da un lato l’esternalizzazione del PalaGalermo può dare una nuova prospettiva all’ex casa del basket (ma non a breve termine), dall’altro il PalaCatania ha bisogno di non essere dimenticato.

In mezzo ci sono le società che fanno attività. Quelle che sono state “ricollocate” negli impianti del Leonardo o del Cus (come la Lazùr o la PGS Sales) ma soprattutto Rainbow e L’Elefantino, che quest’anno percorrono una via crucis che può essere affrontata solo con la grande passione che contraddistingue i dirigenti delle due società. Altrimenti, chiunque avrebbe già mollato.

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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