Vittoria del Gravina, ma che sofferenza
Vitale rientra alla grande, Soverato cede nel finale

A tratti, confusione in campo e percentuali bassissime… Soverato tenta il colpo con Venuto e Mercurio… Saccà non è ancora in forma… Vitale e la tripla della vittoria…

Gravina-Raineri 61-52
Parziali:
9-8, 27-27 (18-19); 40-37 (13-10), 61-52 (21-15).
Sport Club Gravina: Verzì 10, Consoli 14, Casiraghi 9, Saccà 3, Gulinello 3, Vitale 12, L. Russo 5, Caltabiano 5, Spina, G. Russo ne. All.: Minnella.
Raineri International Soverato: Infelise 2,  Venuto 16, Lo Giacco 8, Mercurio 12, Vani 9, Guzzo 1, Rizzo 4, Rotundo. All.: Olivadoti.
Arbitri: Arbace e Massari.

Stefano Caltabiano, due punti importanti nel finale (foto G. Lazzara)

Al termine di 40′ tirati e tutt’altro che esaltanti, il Gravina conquista i due punti e mette sotto un solido Soverato, venuto in Sicilia con otto effettivi ma capace di tenere sotto scacco a lungo la difesa etnea. Le percentuali orribili del primo periodo (in totale tre canestri da due, tre da tre e una montagna d’errori) sono state migliorate negli altri tre quarti di gara, ma il 28% da due del Gravina e il 37% da due e 13% da tre del Soverato fotografano il punteggio basso e le mani ai capelli degli allenatori. Si salva solo il 6/10 da tre dei padroni di casa, percentuale decisiva nel risultato finale.

«Avete finito anche voi la benzina?» La domanda retorica che qualcuno dallo sparuto pubblico rivolge in campo è lecita. Per i primi dieci minuti, la partita si trascina tra errori clamorosi e confusione in campo. Saccà (ancora fuori forma) e Venuto sono i protagonisti dell’avvio, poi i coach riescono a ordinare i loro quintetti e il secondo periodo può iniziare con un piglio differente. Gravina spinge, Verzì stoppa Venuto, che protesta e si fa fischiare un tecnico: Vitale, ritornato dopo un infortunio, fa 2/2 e Verzì realizza il tap in (16-8). Il vantaggio aumenta con l’assist di Vitale per Consoli e un altro tap in di Verzì (20-10). Dagli spalti qualcuno invoca un colpo di grazia che non arriva: Mercurio sospinge i suoi verso una rimonta che si completa al 6′ con tiro e fallo da sottocanestro (21-21), poi ancora l’esterno catanzarese produce il primo vantaggio (21-23). Vani fa saltare a vuoto Saccà e porta il massimo scarto (24-27), ma il pivot ex Ragusa fa fallo su Vitale e protesta: altro tecnico, il canestro era buono ma il play acese fa solo 1/3 dalla lunetta (27-27).

Gigi Russo, prova così così, contro l'ottimo Venuto (foto G. Lazzara)

Nel terzo periodo le squadre tornano a giochicchiare. Ci prova Consoli, con due canestri di forza contro l’attenta difesa calabrese (31-31), ma quella siciliana non è altrettanto concentrata (31-35). Venuto è il tuttofare dei biancoblù, ma non riesce ad impedire un altro canestro di Verzì (34-35). A quel punto si sveglia Casiraghi, non in grande giornata, che con due triple di fila fissa il nuovo vantaggio (40-37). La squadra di Olivadoti torna in vantaggio all’inizio dell’ultimo periodo (40-41), ma i falli di Venuto e Guzzo ribaltano la situazione (45-41) e l’antisportivo per Casiraghi e il tecnico a Minnella disfanno il vantaggio (45-45). È Caltabiano che rimette la partita nelle mani dei bianchi di casa, mentre Vani va fuori per cinque falli e l’ottimo Vitale segna la tripla fondamentale che ricaccia indietro lo sgretolato Soverato (56-49) e chiude la partita.

Se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno, la squadra di Minnella è tornata alla vittoria e ha agganciato il maxigruppo che si barcamena tra il fondo dei play-off e la zona play-out. Ma Soverato è rimasto in vantaggio negli scontri diretti (da non sottovalutare, saranno fondamentali se questa situazione di equilibrio in coda continuerà) e il gioco ha fatto dei decisi passi indietro rispetto alla sconfitta casalinga contro Messina: continua quell’incostanza che non deve affliggere la squadra, soprattutto contro rivali dirette per la salvezza.

Roberto Quartarone