Il nuovo corso della Lazùr

La società si riorganizza… Coach Lo Faro: «Da parte il passato, lavoriamo sulla base solida e organizzata»… Il roster da completare… Un pensiero sulla crisi del nostro basket…

NEL BOSCO. Un gruppetto di lazurine si allena alla Plaia (Basket Catanese).

Riparte la Lazùr al boschetto della Plaia, nello stesso scenario dell’anno scorso, ma con una nuova identità. È finita la sinergia con la Rainbow, così la società di Federico Cicero torna a correre da sola affrontando per il sesto anno consecutivo la Serie B regionale. L’incertezza su formula e partecipanti non intacca il lavoro del nuovo allenatore, Marco Lo Faro, che segue attento le sue nuove atlete, impegnate nella preparazione agli ordini di Rosario Guerrera, insieme alle ragazzine del settore giovanile, seguite da Gianni Catanzaro e dall’assistente preparatrice Chiara Licciardello.

«Mi occuperò anche della supervisione del settore giovanile – spiega Lo Faro, all’esordio come capo allenatore nel settore femminile – e sarà una sfida. Stiamo iniziando un nuovo corso: la società e lo staff tecnico sono stati riorganizzati. Ripartiamo mettendo da parte i problemi del passato; ho detto a tutti che a me non interessano gli sbagli commessi e che non dobbiamo dimostrare nulla perché abbiamo la nostra storia. Lavoreremo per raggiungere i nostri obiettivi, partendo da una base che sia solida e organizzata. Personalmente mi sento molto stimolato da questa nuova avventura».

Gli obiettivi quindi partono dal lavoro nel settore giovanile. «Abbiamo tre o quattro elementi nel giro della Nazionale e di Azzurrina e stiamo reclutando nuove ragazze, quindi ci sono ottime prospettive. Anche le ’95 svolgeranno un doppio allenamento con la prima squadra, che includerà qualche veterana affiancata da varie giovani. Al momento manca qualcuna ancora impegnata con gli esami, ma presto ci saranno delle novità, anche perché stiamo cercando di recuperare degli elementi che si sono allontanate per delle beghe passate». Parlare di roster è quindi prematuro, ma varie colonne della squadra dello scorso anno faticano dal primo giorno, tra cui Stefania D’Angelo, Valentina Parisi, Hristina Hristova, Roberta Barbarossa, Claudia Ferrara, Marzia Ceraulo e Michela Licciardello.

COLLOQUIO. I tecnici Catanzaro e Lo Faro parlano con Mirabella (Basket Catanese).

Marco Lo Faro, protagonista sulla panchina del Gravina fino al 2007-’08 e tornato ad allenare in città dopo un biennio a Regalbuto, vuole dire la sua sul momento critico del basket catanese: «Pensavo che stesse cambiando qualcosa, ma siamo andati a peggiorare commettendo gli stessi sbagli del passato. La storia insegna che bisogna dedicarsi all’attività di base, partendo dallo staff tecnico e dalla dirigenza. Bisogna andare pian pianino, non partire dalla punta privilegiando la gloria immediata e improvvisando le soluzioni ai problemi. Si dovrebbe dar fiducia a tanti bravi tecnici, preparatori e giocatori locali: molti non hanno mai avuto un’occasione. Invece si privilegia gente che viene da fuori: basterebbero solo due o tre campioni di richiamo, poi si deve lavorare sui nostri ragazzi e investire sulla base e sulle strutture. E poi secondo me ci si affida troppo ai procuratori, che stanno rovinando la pallacanestro…»

Nel settore femminile etneo, una sorta di ripartenza dalla base si sta verificando ora, prima stagione dopo quasi trent’anni senza una rappresentante nel basket nazionale. Nell’ambito maschile il discorso è più lungo e se ne riparlerà più in là…

Roberto Quartarone