Bene Gravina, colpaccio su Racalmuto
Minnella: «Basta polemiche, ci crediamo»

Vittoria a sorpresa, grande intensità e cuore del Gravina… Racalmuto si affida a Petrucci… Grandi Gulinello, Saccà e Vitale… Finale punto a punto…

Gravina-Racalmuto 84-79
Parziali:
18-15, 35-34 (17-19), 56-56 (21-22), 84-79 (28-23).
Sport Club Gravina: Consoli 9, Saccà 21, Vitale 18, Gulinello 23, Verzì 8, Barbera 5, Tolace, Florio, G. Russo ne, Musumeci ne. All.: Minnella.
Montenapoleone Racalmuto: Petrucci 30, Sanicola 10, De Bartolo 12, Petrosino 2, Campi 2, Giusti 8, Mazza 8, Toto 7, Manto, Fathallah ne. All.: Cardillo.
Arbitri: Bernassola e Raimondo.

Salvo Gulinello, protagonista di un’ottima partita (foto G. Lazzara)

«Oggi imbarcata». Prima della sfida contro la terza forza del torneo in pochi sono fiduciosi al PalaArcidiacono. Mancano troppi giocatori importanti perché si possa pensare di vincere contro una big come la squadra di Cardillo, capace di passare quasi indenne da un periodo in cui i giocatori cadevano infortunati come foglie in autunno. Eppure, con un cuore grande e un’intensità mai vista finora, i ragazzi di Minnella hanno vinto, contro tutti i pronostici, difendendo alla morte e colpendo nel momento giusto. Cardillo non si dispera («La sconfitta non intacca la nostra tabella di marcia», ci dice, considerando che anche Acireale è caduto) e guarda con fiducia alla miglior condizione di Paride Giusti, tutt’altro che irresistibile al rientro dopo un fastidioso infortunio.

La partita è in equilibrio per quaranta minuti, Gravina conduce a lungo, ma Racalmuto è spesso capace di pareggiare e passare in vantaggio, ma il punteggio non supera mai i dieci punti di distacco. Gli ospiti partono commettendo troppi falli, vanno in bonus dopo tre minuti e Petrosino deve già uscire per due falli contro un Verzì che gli sfugge a piacimento. La difesa del Gravina è corretta e impermeabile, ne risentono gli attacchi ospiti, che non giungono a conclusione. Alessandro Saccà è protagonista del primo allungo (8-2), più per la presenza e la grinta che per le conclusioni, mentre Di Bartolo ricuce con cinque punti di fila (12-9). Bisogna però fare i conti con un Gulinello in grande spolvero in versione finalizzatore, difensore e assistman (18-13).

Festeggiamenti a fine partita (foto G. Lazzara)

Ma è la giornata di David Petrucci: la guardia si danna l’anima ed è il protagonista dello 0-11 che ribalta la situazione (18-24). Le azioni si allungano, poi Gabriele Vitale prende in mano i suoi compagni ed esalta il pubblico del palazzetto, finalmente giunto in buon numero per tifare e sostenere gli etnei. «Tutti sono fondamentali per risalire, compreso il pubblico, tra cui ho visto anche l’ex capitano Cavazza» dice Minnella. Il punteggio torna in pareggio (27-27), Barbera allunga a +3 e apre le braccia per incitare i tifosi. Il botta e risposta continua anche dopo l’intervallo, con Gulinello, Vitale e Petrucci ancora protagonisti (44-46). Saccà guida un altro allungo (53-48), ma non si fanno i conti con il “giovane” Sanicola: break di 0-6 e tutto da rifare (56-56).

Ultimo quarto da ricordare. David Petrucci fa tutto da solo, guida i suoi avanti di cinque (56-61), ma non fa i conti con i soliti Saccà e Vitale (63-63), poi Consoli, che ruba palla e segna da solo (65-63) e infine ancora Saccà dalla linea da tre (71-63). L’11-0 è completato, ma c’è ancora spazio per i brividi, De Bartolo e i tiri liberi riportano su i biancorossi. Ed ecco spuntare Gulinello, con la terza tripla personale (77-75) e l’accoppiata Consoli-Saccà (79-75). La tripla di Giusti si infrange sul ferro, Toto fa doppia a 24″ dal termine: Racalmuto s’arrende.

Gianluca Barbera (foto G. Lazzara)

«Risultato inaspettato – ammette Minnella –: abbiamo pressato a tutto campo, i meccanismi difensivi dei ragazzi sono risultati. Abbiamo recuperato e siamo stati intensi. I ragazzi da più di tre mesi – prosegue il tecnico catanese – stanno soffrendo molto perché tra infortuni e problemi di lavoro non possiamo rendere al 100%. Non ci alleniamo tutti insieme da dicembre, ma ci siamo, ci crediamo e i ragazzi stanno facendo il massimo. Mi rendo conto che si leggono i nomi e si pensa che dovremmo fare grandi cose, ma oggi eravamo senza Casiraghi e Vetrano per problemi di lavoro, Gigi Russo infortunato, Caltabiano… Purtroppo siamo ancora in una situazione di classifica preoccupante, ma ora basta alle polemiche:  puntiamo ad evitare i play-out partendo dalla base di partenza di oggi».

Roberto Quartarone
intervista di Chiara Borzì