Gravina dimostra di crederci e conquista gara-3
Minnella: «L’alta intensità la chiave della partita»

PalaArcidiacono pieno… Occhipinti scappa, un 10-0 rilancia il Gravina… L’apparizione di Sabarese e il nuovo pareggio… Consoli mette la pietra sull’incontro… Le dichiarazioni di Minnella…

Gravina – Gela 74-66
Parziali:
 21-24, 43-36 (22-12); 54-51 (11-15), 74-66 (20-15).
Sport Club Gravina: Verzì 12 (6/12, 0/2), Consoli 5 (2/4, 0/1), Casiraghi 16 (2/5, 3/8), L. Russo 2 (0/3), Vitale 14 (3/5, 0/1), Barbera 13 (5/10, 0/3), Saccà 9 (3/9, 1/1), Gulinello 3 (0/1, 1/3), Spina ne, Tolace ne. All.: Minnella.
Pol. Basket Gela: Paganucci 15 (4/9, 1/8), Radovanović 19 (2/9, 1/2), Caiola 7 (2/4, 0/1), Sabarese 10 (5/5), Sorrentino 4 (2/5, 0/1), Dispinzeri 5 (1/4, 1/2), Occhipinti 3 (0/1, 1/2), Ventura 3 (0/1, 1/2), Morana ne, Sanfilippo ne. All.: Barbuto.
Arbitri: Barbagallo e Pavan.

Claudio Casiraghi (foto Giuseppe Lazzara)

Il PalaArcidiacono si riempie, il Gravina dimostra di crederci e così Gela, che sperava di chiudere i conti già ieri dopo la netta vittoria in gara-1, dovrà sudarsi la salvezza fino a gara-3. È stata una partita tirata ma intensa, con in bianchi etnei che hanno giocato con grinta e di squadra, dosando le forze, al contrario di Gela, che nel finale si è trovata con il fiato corto e non è riuscita ad agguantare il supplementare.

La difesa agguerrita e gli attacchi veloci  dei padroni di casa portano Vitale (2+1) e Casiraghi (da tre) a tentare il primo allungo (8-4), ma Radovanović è solido e tiene in scia i suoi (12-10). Verzì gli risponde a tono, ma Dispinzeri, Sorrentino e Paganucci agguantano il pari (18-18) e Occhipinti sulla sirena da tre propizia il primo vantaggio ospite (21-24). Le contromisure sono inizialmente blande: Barbera e Consoli si mangiano un contropiede facile facile e tanti errori da sotto impediscono quella rimonta che però riesce poco dopo. Barbera si procura un antisportivo e poi in penetrazione stacca i gelesi (29-26), Verzì, Gulinello e Saccà completano un grande 10-0 (36-26). Ventura e Paganucci risvegliano i compagni, ma Saccà in tap in chiude la prima metà gara.

Gabriele Vitale contro Bojan Radovanović (foto Giuseppe Lazzara)

Dopo la pausa, si parte ancora in sordina, ma sono cinque punti di fila di Casiraghi che aumentano di nuovo il gap. E se solo si sapessero sfruttare tutti i rimbalzi offensivi catturati (ben quattro, solo in questo quarto, non si tramutano in punti) l’apparizione di Sabarese e i liberi di Radovanović non significherebbero un nuovo pareggio a quota 48. Altri cinque punti di Casiraghi riportano in vantaggio Gravina, che inizia l’ultimo periodo sulle ali di Barbera, che s’invola e totalizza quattro punti e una recuperata in due azioni (58-51). Caiola segna da terra (65-57), Verzì risponde alla grande, Radovanović s’inventa sulla sirena una tripla che sembra invertire la rotta (67-62), ma il rimbalzo offensivo e il canestro in terzo tempo di Consoli mettono una pietra sopra l’incontro, complici anche gli errori per poca lucidità di Caiola e Paganucci al tiro e Radovanović al rimbalzo.

«La chiave della vittoria – ci spiega Carmelo Minnella a fine partita – è stata l’alta intensità che siamo riusciti a mantenere per tutta la partita e la disponibilità dei ragazzi ad aiutarsi nei momenti di difficoltà. Abbiamo attaccato bene tutti i loro tipi di difesa e dato continuità in attacco, prendendo sempre buoni tiri. Volevo complimentarmi con tutti i ragazzi, ma una menzione particolare merita Gianluca Barbera, la dimostrazione di come con il cuore si possa andare oltre i limiti tecnici». Il 13 maggio alle 18 è prevista gara-3, al PalaCossiga di Gela: chi vince si salva, chi perde va in C2.

Roberto Quartarone