L’Olympia perde la partita dei «se…»

Sconfitta con molte recriminazioni delle catanesi contro il Minibasket Battipaglia… Cinque giocatrici fuori per cinque falli… Decisiva la prossima partita a Brindisi…

2014-olympia

Battipaglia Minibasket – Olympia 68 Catania 79/72
Parziali: 23/11 40/42 60/54
Battipaglia: Orazzo 8, Marchetti, Di Cunzolo n.e., Ferretti 7, Riccardi 8, Traffers 29, Russo 8, Diouf n.e., Ramo’ 19, Minali. All. Riga
Olympia 68: Guerri, Buzzanca 17, Ferlito, Servillo 3, Pavia 13, Seino 6, Anechoum 4, La Manna, Melissari 8, Brezinova 21. All. Porchi.
Arbitri: Cannoletti e Santoro di Cesena.

Renata Březinová in un'immagine d'archivio (foto Fabiana Amodeo)
Renata Březinová in un’immagine d’archivio (foto Fabiana Amodeo)

“Con i se e con i ma non si fa la storia”. E con i se e con i ma, di certo, non cambia il risultato finale di una partita. Ma ci sono eccezioni che confermano le regole, e con le regole, i proverbi. Questo accade quando ad esempio una gara viene decisa da episodi. Episodi casuali, discutibili, dubbi, poco importa, ma accaduti ed evidenti. Ed allora, nonostante si sia addetti ai lavori, si viva di sport e si sappia perdere, accettando sportivamente e come è giusto che vengano accettate le sconfitte, pronti a ripartire e a dare il massimo nel prossimo esame, sorgono spontanee una serie di riflessioni.

Si tratta del match Minibasket Battipaglia – Olympia 68 Catania, vinto dalla squadra di casa. Match combattutissimo fino alla fine ed equilibrato, nonostante i parziali vedano nel primo, nel terzo e nell’utlimo quarto, in vantaggio le campane alla sirena, con una cornice di pubblico a dir poco calda e difficile da controllare e sostenere. Battipaglia parte subito avanti, Catania resta attaccata, insegue e non molla mai. Equilibrio in campo nel gioco, nell’impegno e nella grinta, e in alcune note tecniche come le palle perse e quelle recuperate. Equilibrio che si spezza a favore della squadra catanese nella percentuale di realizzazione totale, e a sfavore dell’Olympia nei rimbalzi e nel conto falli. E proprio sui falli e sulla loro gestione sorgono spontanee alcune riflessioni.

“Se” non fossero stati concessi un totale di 40 tiri liberi al Battipaglia, contro i 20 tirati da Catania. “Se” non fosse stato permesso un gioco così duro e se lo stesso, fosse stato gestito con equilibrio in campo. “Se” durante l’ultimo parziale, sul rush finale, quando ancora i giochi non erano decisi, Catania non fosse stata penalizzata da una quantità di fischi, che hanno costretto a lasciare il campo a ben 5 delle sue giocatrici nei nomi di Brezinova, Melissari, Seino, Pavia ed Anechoum, quattro delle quali fanno parte del quintetto base. “Se” venisse sempre osservato un regolamento arbitrale all’altezza della categoria e delle due squadre come quelle che ieri sono scese in campo, forse, il gioco sarebbe più fluido e più pulito, condito da sano agonismo, e a vincere magari sarebbe sempre la squadra che lo merita di più, di casa o ospite, fatalità a parte.

Accettata e tratta esperienza dalla sconfitta, Catania è già al lavoro per il prossimo importantissimo match, che si terrà sabato, sull’ostico campo di Brindisi e sul quale la compagine catanese, deve assolutamente cercare la vittoria, per assicurarsi matematicamente l’ingresso alla Poule Promozione ed andare a giocare l’ultimo incontro della prima fase di campionato in tranquillità. Un’Olympia ancora acciaccata, che non si ferma però davanti alle difficoltà ed agli ostacoli, lottando con grinta palla su palla e cercando di contenere le incursioni di casa, e di ridurre il gap, ogni volta che Battipaglia andava in fuga, per tutti i 40 minuti, trovando più volte l’aggancio e il sorpasso, come nel secondo quarto chiuso sul 40/42, schierando una difesa tosta e ribaltando in avanti, attenta nell uno contro uno, andandosi a cercare i punti sotto canestro, forse però non sempre sfruttando gli errori avversari e il gioco compatto che è solita fare.

Top scorer del match la giovane lunga Brezinova e una buona prova per lei, con 21 punti a suo favore e 13 rimbalzi, contro l’indiscutibile e indomabile Traffers. Quest’ultima ha fatto senz’altro la differenza sotto le plance per la squadra avversaria, per fisicità e tecnica, coadiuvata da Ramo’ ai punti, anche se le è stato a sprazzi concesso qualche “movimento spigoloso” di troppo dentro lunetta. 29 punti nel suo bottino personale, e 20 rimbalzi presi; di quei 29 punti realizzati, ben 18 li ha fatti ai liberi, ed è proprio dalla lunetta che le ragazze di Riga hanno deciso il match sul 79\72.

Addetto stampa Maria Luisa Lanzerotti Olympia 68 Catania

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