Catania e Salerno valeva una salvezza in Serie A
Asero e Aloisi nel basket ai tempi della Grifone

Un racconto a cinque voci (compresi Pignataro, Barbera e Trovato) del periodo in cui la Grifone giocò con Salerno negli anni sessanta…

Stefano Aloisi, Ugo Spanò e Ciccio Asero a Roseto degli Abruzzi il 5 febbraio 1961 (archivio Ciccio Asero)
• Ciccio Asero, nato a Catania nel 1938
1958-59 Cus Catania (PR) 10 – 58
1959-60 Piazza Armerina
1960-61 Grifone (A) 13 – 18
1961-62 Grifone (A) 11 – 32
• Stefano Aloisi, nato a Catania nel 1941
1958-59 Cus Catania (PR) 9 – 44
1958-59 Grifone (B) 2 – 0
1959-60 Grifone (A) 5 – 8
1960-61 Grifone (A) 8 – 7
1961-62 Grifone (A) 14 – 36
1962-63 Grifone (B) 11 – 12
1963-64 Grifone (B) 7 – 8

L’ultima volta che si sono affrontate due squadre di Catania e Salerno, in campo c’era tale Giuseppe Poeta, 19 anni, autore di 37 punti che portarono alla vittoria del campani al PalaCannizzaro contro la Virtus Catania. Era il 2005, ad allenare Salerno c’era Andrea Capobianco, sulla sponda etnea sedeva Giacomo Genovese ed era il campionato di Serie B2.

Il primo precedente risale invece a quasi 60 anni fa: Fiamma Salerno e Grifone Catania si affrontarono e si divisero la posta per salvarsi in Serie A, poi al momento di spareggiare per evitare l’ultimo posto, Salerno non si presentò e permise alla Grifone di giocarsi la salvezza contro Ravenna e Livorno, perdendo però entrambi i confronti. Nelle partite di campionato, con la squadra giocarono Francesco Asero (4 punti nella sconfitta per 48-33) e Stefano Aloisi (nessun punto nella vittoria per 67-40).

Quattro anni fa, con Asero e Aloisi si sono incontrati anche Toti Pignataro, Totò Trovato e Armando Barbera: tutti insieme avrebbero potuto far benissimo da quintetto alla Grifone fine anni cinquanta. Da quella chiacchierata durata circa due ore ne uscirono molti ricordi sparsi, difficili da classificare e da riordinare ma che danno un quadro del periodo. È una chiacchierata che si può dedicare alla memoria di Barbera, che se n’è andato un anno fa.

Il CUS Catania nel 1958-’59. In piedi: Armando Barbera, Strano, Ciccio Asero, Salvatore Barbera, Armando Pinto. Accosciati: Totò Trovato, Marino, Stefano Aloisi.

«Asero è del ’38, Aloisi è del ’41 e hanno iniziato nel Csi Catania con Pucci Reitano, che era un discreto un giocatore e aveva il pregio di saper insegnare i fondamentali. Avevamo una squadra giovanissima, che partecipò ai campionati giovanili e si qualificò alle finali regionali. La squadra giocava contro Trapani, Palermo, Messina. La squadra più importante era il Maurolico di Messina. Era un periodo in cui bisognava svecchiare il basket, addirittura Aloisi fu il primo a segnare in terzo tempo a Catania, dopo averne letto sui giornali, visto che prima solo i tiri piazzati venivano segnati».

«Era un’epoca in cui i cestisti facevano un po’ di tutto. Aloisi, che nel basket era playmaker e guardia, faceva anche atletica a tutto tondo, dal salto in alto alla corsa campestre. In tanti disputavamo anche i campionati di pallanuoto, altro sport che andava per la maggiore e mandò atleti in Nazionale, come Lanzafame o Bezoari».

Un’amichevole tra Cus Catania e Grifone dell’estate 1958 (archivio Ciccio Asero)

«Nel 1957, con lo scioglimento del Csi Catania, in molti passammo al Cus Catania. C’erano solo sette giocatori effettivi, ma dal punto di vista umano è stata una delle esperienze migliori di sempre. I rapporti tra noi erano saldissimi. Stavamo insieme dalla mattina alla sera, con un pallone solo agli allenamenti gonfiato con la pompa della bicicletta. Convivevamo e non avevamo mai una lite, guidati dall’allenatore Paolo Venturino. Una partita assurda fu quella a Comiso, in cui rimanemmo per un’ora e mezza negli spogliatoi. Il punto di svolta fu un’amichevole serale contro la Grifone, nell’estate 1959: la squadra ammessa in Serie A fu battuta da noi ragazzi che avevamo disputato la Promozione e i migliori, tra cui Asero, Aloisi, Trovato e Puglisi, passarono con gli avversari».

Stefano Aloisi, Pippo Cutugno, Colaianni, Santi Puglisi, Ugo Spanò, Ciccio Asero in partenza per la trasferta della Grifone a Foggia (archivio Ciccio Asero/Santi Puglisi).

«Non è facile ricostruire il tragitto delle società dell’epoca. Alberto Di Blasi aprì la squadra di pallacanestro della Grifone nel 1955. La squadra più importante però era il Csi: presidente era Santo Caruso, responsabile delle sezioni pallavolo e pallacanestro era Alfredo Avola, che per il basket era aiutato da Reitano. Nel 1957 la squadra fu chiusa, i giocatori andarono alla Grifone, ma Avola costituì il Gad Etna. Pignataro non è assolutamente d’accordo, ma il Gruppo Aziendale Democristiano era l’ideale continuazione del Csi, come ricorda Totò Trovato. C’erano società che nascevano e scomparivano, con tante vicissitudini».

Il campo di Cibali all’aperto

«Anche in Serie A, la Grifone giocava in condizioni davvero precarie. C’erano tre “signori” a cui dovevamo dar conto e ragione: Di Blasi, il presidente, Valenti, il custode del palazzetto, e Mineo, il direttore tecnico. Valenti ci dava i palloni, era un tuttofare, e meno male che c’era lui se no avremmo aspettato mesi ogni intervento del Comune. Una volta però doveva sistemare un anello e ruppe il plexiglass che aveva sostituito le tavole di legno… La sera a volte dovevamo usare le candele per allenarci, o dovevamo andare fino alla fontanella di via Franchetti per riempire dei secchi d’acqua per farci le docce. D’inverno andavamo alla “Filippo Corridoni”, di fronte allo stadio, dove avevamo un solo pallone con una protuberanza! Ma per il resto giocavamo sempre allo scoperto».

Asero, Lombardo, Tumino e Rinaldi ai CNU di Bologna nel 1960 (foto archivio Ciccio Asero)

«Disputavamo partite anche sotto la pioggia, alcune partite finivano con punteggi come 27-12, quaranta minuti e dodici punti soli! All’ingresso nella Grifone, a contatto con i 30enni, davamo loro del lei, con grande rispetto. Franco Carbone ci portava i completini, ma a Totò Trovato, detto “pelo di zanzara” per la sua magrezza, ne portò una molto più grande e sua mamma dovette lavorare tutta la notte per stringerla. Solo in seguito arrivarono le scarpe Superga e le All Stars».

«Asero ricorda le partite nella palestra del cortile dei Benedettini. Al primo anno di liceo lo spinse al basket Bruno Cacchi e giocò fino al 1962, quando partì per lavoro. Un anno andò a Piazza Armerina, perché litigò con l’allenatore Amerigo Penzo. Era un grande personaggio, che ha dato tanto e ha fatto sapere tanto a tutti noi, ma amava bere e non sempre andava d’accordo con tutti. Tra gli avversari, i più forti erano Elio Pentassuglia di Brindisi e Beppe Vento di Trapani. Quest’ultimo era favoloso».

Una partita tra la Grifone e avversari americani (archivio Toti Pignataro)

«L’apice di pubblico è stato per i Cnu di Catania. Trovato ricorda che per Catania-Pisa non si poteva né entrare né uscire dal palazzetto, c’erano centinaia di persone sedute a terra. La questura non voleva farla iniziare! I campionati studenteschi in generale avevano un’importanza incredibile, anche con 500 spettatori in tribuna. E poi c’erano le partite contro gli equipaggi delle navi americane. Tutti ricordano un certo Bricks, che lavorava su una portaerei, bassino ma con una tecnica impressionante. Stava tantissimo in sospensione, avrebbe potuto giocare tra i professionisti, ma anche perché questi americani giocavano sulla portaerei tutto il giorno. Contro Sigonella invece vincemmo qualche volta, erano più disorganizzati».

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86 

Precedenti Catania-Salerno (16-16):

  • Serie A 1960-‘61: Salerno-Grifone 48-33, 40-67.
  • Spareggio salvezza 1960-‘61: Grifone-Salerno 2-0 a tav.
  • Spareggi Serie B 1962-‘63: Salerno-Grifone 56-48, 52-56.
  • Serie C 1973-‘74: Salerno-Sport Club 54-51, 76-89.
  • Serie C 1976-‘77: Salerno-Sport Club 69-68, 72-73.
  • Poule B 1978-‘79: Gad Etna-Salerno 75-73, 81-98.
  • Serie C1 1979-‘80: Salerno-Gad Etna 69-62, 63-69.
  • Poule B 1979-’80: Salerno-Gad Etna 85-86, 79-77.
  • Poule B 1980-’81: Gad Etna-Salerno 105-104, 96-67.
  • Serie C1 1981-’82: Gad Etna-Salerno 89-70, 77-68.
  • Serie C1 2000-’01: Salerno-BC Catania 94-90, 77-86.
  • Serie C1 2001-’02: Salerno-Cus Catania 75-56, 111-58.
  • Serie C1 2001-’02: Salerno-BC Catania 89-66, 84-63.
  • Play-off C1 2001-’02: Salerno-BC Catania 97-67, 71-90, 55-48.
  • Serie B2 2003-’04: Virtus Ct-Salerno 92-75, 71-92.
  • Serie B2 2004-’05: Salerno-Virtus Ct 73-75, 87-80.

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