Finali U19: il siciliano Morina e l'”oriundo” Librizzi

Le finali nazionali Under-19 di Ragusa 2022 hanno riportato in Sicilia l’eccellenza giovanile nazionale dopo 25 anni dalle finali Cadetti di Catania 1997 e 11 dalle finali Under-19 femminili di Caltanissetta 2011. Insieme ai quattro arbitri Sebastiano Tarascio, Cristina Culmone, Luca Attard e Marco Attard e al plotone di ufficiali di campo, non c’erano squadre siciliane; l’unico giocatore cresciuto nell’Isola è Richard Morina dell’Aquila Basket Trento; in più Matteo Librizzi dell’Academy Varese è originario di Castellana Sicula, in provincia di Palermo, ma è nato e cresciuto a Varese nel 2002.

Richard, nato in Brasile e cresciuto a Catania, è alla sua seconda finale nazionale, dopo quella Under-14 con l’Alfa. Dopo Trofeo delle Regioni, il raduno con la Nazionale U14 e l’esperienza a Casale, quest’anno ha esordito anche in Serie A. Alle finali, ha esordito con una tripla dalla metà campo difensiva che ha fatto tremare il PalaMinardi. La sua miglior gara è stata la terza, quella del passaggio del turno contro Bergamo, vinta per 77-93, in cui ha segnato e si è trovato a meraviglia con Zangheri. Al PalaMinardi, c’erano anche tanti amici di Catania a sostenerlo.

L’altro “siciliano” è invece Librizzi, play che ha già una discreta esperienza in Serie A con Varese, e che tra PalaMinardi e PalaPadua ha condotto la sua formazione, reduce dalla vittoria in Next Gen Cup, a un torneo difficile per le rotazioni ridotte, ma appassionante per la qualità delle partite disputate, insieme a due prospetti della nazionale come Virginio e Zhao. I varesini sono stati protagonisti di varie gare appassionanti, in primis contro Bologna e Salerno (vinta al supplementare), e sono usciti ai quarti contro la Stella Azzurra.

«Sono originario di Castellana Sicula – ci spiega il play lombardo -, i miei genitore sono nati lì ma non ci sono mai stato. Sono stato in Sicilia poche volte, l’ultima a Trapani l’anno scorso per gli spareggi per le finali nazionali. Siamo felici di ciò che abbiamo fatto, anche bellissimo come le finali sono state organizzate e seguite. Contro Bologna l’abbiamo approcciata bene, non abbiamo sottovalutato l’avversario, abbiamo tirato bene da tre e difeso bene contro i loro lunghi. Credo che sarà l’ultima esperienza alle finali nazionali giovanili, sono felice di essere qua!»

Roberto Quartarone

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