E Confente segna anche da seduto

Basket: dopo tante partitacce, il giocatore di Catania fa il fenomeno contro Bernalda, ma il trasloco da un palazzetto all’altro è una comica. Sahin come Collina.

Il bello e il brutto del basket siciliano nell’ultima giornata di campionato.

CONFENTE (Catania, B dilettanti) – Qualcuno si annoierà in questo palleggio schizofrenico tra buoni e cattivi, ma che ci possiamo fare se una giornata gioca da schiappa e quella successiva è Michael Jordan? Già a metà partita in tribuna circola la frase “speriamo che non gli facciano il controllo antidoping”. Nei primi 20 minuti contro Bernalda fa vedere di più che nell’intero psyco-campionato: tiri da tre da 9 metri, un canestro da seduto, una rimessa sulla schiena dell’avversario per poi riprendere la palla e subire un fallo, penetrazioni inedite e reiterate, con tanto di piroette: totale 22 punti (alla fine saranno 30, con 7 rimbalzi, 5 assist, 10 falli subiti, 40 minuti filati e 41 di valutazione). Trevisan non c’è? Tutti felici e Confenti lo stesso.
EVANGELISTI (Trapani, A dilettanti) – Incredibilmente le sue cifre sono quasi gemelle: 29 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, 8 falli subiti, 38 minuti e 36 di valutazione. Ma in una partita molto più tirata di quella della Virauto, in casa di una squadra di alta classifica come il Ferentino e con i suoi compagni che in totale ne segnano solo 41 (zero dalla panchina). Ora il secondo posto di Trapani non è impossibile.
SAHIN (arbitro) – Come Collina, non sembrava potesse accettare un ruolo da capo. Invece aver reclutato Tolga Sahin (quarantenne di origine turca, uno dei migliori fischietti nazionali) come presidente regionale del Comitato italiano arbitri è un gran colpo per una squadra non proprio popolarissima negli ultimi mesi, tra intercettazioni e cene pagate dai presidenti.

PALASPORT CATANESI – Ci sarebbe da parlare di Barcellona che fallisce la sfida-primato contro Ostuni o di Siracusa che ne prende 27 di scarto a Corato, ma la storiella dei traslochi della Virauto è molto più interessante. Causa allagamento del PalaArcidiacono, la partita contro Bernalda viene spostata al PalaCus alle 19.30, ma a quell’ora il torneo di scherma non è ancora finito, così le squadre e i tifosi si trasferiscono precipitosamente nella solita sede, ritornata nel frattempo presentabile con la complicità della giornata di sole. E per completare l’aspetto comico della vicenda, l’allenatore ospite Vandoni (un uomo a cui Mourinho con le sue manette fa un baffo: vestito da super figo, durante la gara fa le smorfie, saltella e recita monologhi che i suoi ragazzi fingono di ascoltare) chiede l’inversione delle panchine perché in mezzo ai residui di pozzanghere lui non ci sta. Un po’ di rispetto per chi è stato assistente di Larry Brown e coach della Nazionale femminile.

Emanuele Grosso