Il carrarmato adranita vince a Mascalucia

Buon avvio della Mens Sana con Zafarana e Scerra… Show di Bulla… Russo e Ricceri dominano… Due buzzer beater chiudono la gara…

2016-041_MascaluciaAdrano

Bulla supera E. Pappalardo (foto R. Quartarone)
Bulla supera E. Pappalardo (foto R. Quartarone)

Mascalucia-Adrano 49-66
Parziali: 15-13, 31-36 (16-23), 45-50 (14-14), 49-66 (4-16).
PalaWagner di Mascalucia, 17 gennaio, 18:00

Mens Sana Mascalucia: F. Ferrara, Scerra © 14, Roccella, Zafarana 8, Battiati 3, E. Pappalardo, Sciuto 9, Pasquali 5, Arcidiacono 2, Costanzo, Gulinello 8, G. Pappalardo. All.: Giorgianni.
Sporting Club Adrano: Riganati 3, F. Amoroso, Russo 12, Ricceri 17, Bascetta 6, De Masi © ne, Di Stefano 2, Fiorito 9, Ragusa, Bulla 17. All.: Castiglione.
Arbitri: Moschitto e De Giorgio. Udc: Parisi e Ursino.

Adrano è un carrarmato, quando decide di giocare concentrato e con il ritmo giusto: è così che può consolidare un meritato secondo posto in classifica. In attesa di Salvo Asero, che da domani sarà a disposizione di Castiglione, i grigi militare ospiti devono adattare Bulla e Bascetta vicino all’anello. Giorgianni invece ha tutti a disposizione e dà le chiavi a Zafarana.

Giuseppe Ricceri (foto R. Quartarone)
Giuseppe Ricceri (foto R. Quartarone)

I mascalucesi iniziano con grande intensità ed è il play che mette in difficoltà gli adraniti, in tandem con il gigante Scerra (8-3). Però Russo ha le mani che scottano, Bulla inizia uno show a tutto campo (10-8) e Riganati sulla sirena deconcentra la Mens Sana (15-13).
Bascetta da sotto timbra il pari, i ritmi si alzano: tra due triple di Russo, Gulinello e Scerra tengono aperto il punteggio (19-21).

Pasquali e Gulinello segnano dall’arco, ma poi Peppe Ricceri entra in partita: si butta temerario tra le maglie difensive mascalucesi e in contropiede (29-36). Mentre Bulla imperversa dentro e fuori dall’area, Ricceri e Russo continuano a dominare. Scerra e Sciuto tentano un minimo recupero (43-47), poi due buzzer beater di Ricceri e Fiorito chiudono la contesa (46-59).

Roberto Quartarone
da La Sicilia

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