Bonaccorsi spiega l’addio al Cus Catania

La regola delle “tre cessioni” lo blocca… «Incomprensioni con il coach, in bocca al lupo ai miei ex compagni»…

Gabriele Bonaccorsi (foto G. Lazzara)

L’addio di Gabriele Bonaccorsi al Cus Catania è arrivato in un periodo di turbolenze: la sconfitta con l’Agatirno, la cessione di Abramo, la presa di posizione della squadra, la partenza di Lo Faro e la chiusura delle polemiche con l’intervento di Vitale. A qualche giorno di distanza, il pivot catanese spiega la sua decisione.

«Non mi alleno più al Cus perché ci sono state delle incomprensioni con l’allenatore, con il quale io da persona sempre sincera e onesta riconosco non ci sia stato mai del feeling soprattutto dal punto di vista professionale. Ho sopportato a lungo ma sono arrivato a un punto che il mio andare in palestra era solamente una fonte di stress e non di divertimento (cosa fondamentale per rendere al meglio)».

La scelta di non giocare le ultime partite non tradisce comunque le parole controfirmate da Bonaccorsi con i compagni di squadra: «Mi riconosco assolutamente nella presa di posizione della squadra, perché sono dell’idea che è da un anno e mezzo che vengono prese delle scelte che non guardano alla prima squadra, bensì a interessi personali e solo nell‘interesse delle giovanili. È vero che queste ultime sono l’anima portante della “macchina” Cus, ma bisognerebbe legarle agli interessi della prima squadra, lasciata allo sbando. Io e dei miei compagni che siamo andati via siamo stati “criticati” per aver detto che avremmo onorato la maglia, ma rispondo che si può sopportare fino ad un certo punto e se arrivano delle offerte ci si pensa ad andare via quando l’ambiente è ostile».

Gabriele Bonaccorsi e Caldwell (uff. stampa Bk. School)

«C’è stata indifferenza nei nostri confronti – prosegue Bonaccorsi – e gli allenamenti non sono stati come noi del Cus siamo sempre stati abituati, privi di intensità e di idee (non solo per colpa degli atleti) e a questo si aggiunge la mancanza di stimoli e di obiettivi. Faccio un in bocca a lupo ai miei compagni di squadra e auguro il meglio ai giovani, i quali godono della mia stima e del mio affetto. Ci sono dei buoni prospetti e se non vengono bruciati possono fare tanta strada!»

Questa stagione, per Bonaccorsi, finisce qui. L’art. 7 c. 2 del regolamento esecutivo tesseramento impedisce infatti al Cus Catania di cedere un terzo senior dopo Cuccia, Abramo e Lo Faro. Il lungo chiude con 16 presenze e 171 punti, la sua migliore stagione in termini di media punti, e in totale dopo 97 presenze e 662 punti con il Cus. «So di aver fatto mediamente bene – afferma – in una stagione andata come tutti stiamo vedendo. Sin dall’inizio dell’anno avevo ricevuto delle attenzioni da altri club, ma ho cercato di mantenere la promessa fatta a Gaetano Russo, sposando infine il progetto. Fino alla scorsa settimana mi è arrivata una proposta. Per la regola che mi blocca, c’è il rammarico sia mio che della società che ha mostrato tanto interesse nei miei confronti!»

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

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