I grandi protagonisti dei Mondiali
Saitama ’06: Pau Gasol

L’emblema vincente del basket spagnolo… Partito da Barcellona, conquistatore di due anelli NBA… Portabandiera all’Olimpiade 2012…

Pau Gasol, trascinatore della Spagna alla conquista dei Mondiali 2006, dove è stato premiato anche come MVP del torneo (dal sito “thebasketballpost.net”)

È tuttora l’emblema – vincente – del basket spagnolo. Se negli anni duemila la Nazionale iberica è risultata una delle più titolate nelle manifestazioni internazionali, lo si deve soprattutto a lui, Pau Gasol, giocatore NBA di indiscusse qualità fisiche e tecniche, che tutte le volte in cui è tornato a indossare la maglia giallo-rossa del suo paese ha mostrato di possedere una particolare dote in più: essere un trascinatore per la sua squadra!

Il Mondiale del 2006 in Giappone ne è stato solo uno degli esempi. Forse il più eclatante. Pau era reduce dalla migliore stagione fino allora disputata nel campionato professionistico americano con i Memphis Grizzlies, e a suon di numeri (punti, rimbalzi e minuti giocati) aveva guadagnato la prima convocazione per l’All-Star Game. In piena forma, l’impatto con quel Mondiale fu travolgente: il suo e – diremmo di conseguenza – di tutta la squadra. Una vittoria dietro l’altra, spazzando via anche la Germania di Nowitzki, la Serbia-Montenegro e la Lituania, fino alla semifinale con l’Argentina. Qui Pau Gasol è stato ancora determinante per la vittoria (stavolta solo di misura), top scorer per punti e rimbalzi fino allo stop di un infortunio che gli avrebbe negato la partecipazione alla finale (facilmente vinta poi dai suoi compagni contro la Grecia). Tanto era bastato, comunque, per assegnarli il titolo di MVP.

Svetta Pau Gasol nella partita vittoriosa contro la Lituania. Con la maglia della Nazionale ha vinto 4 medaglie d’oro, 4 d’argento, 3 di bronzo (dal sito “elpais.it”).

Nato a Barcellona il 6 luglio dell’80, cresciuto in una famiglia di sportivi (papà e mamma ben messi in altezza), Pau era in qualche modo predestinato a diventare un gigante (2 e 16, con apertura alare di 2 e 29) e ad avere un grande futuro da cestista, questo almeno era stato il suo desiderio fin da ragazzino. Appena il tempo di farsi notare con le squadre della sua città, e già a 21 anni l’approdo negli States, dove finora ha vestito la casacca di cinque squadre prof (Memphis Grizzlies, Los Angeles Lakers, Chicago Bulls, San Antonio Spurs, Milwaukee Bucks) con 2 titoli NBA (Lakers, 2009 e 2010) e 6 All-Star Games.

Giocatore veramente completo, un “centro” in grado di imporre il suo fisico sotto i tabelloni, ma anche caratteristiche da “ala piccola” (velocità, tiro morbido e preciso dalla distanza, intelligenza tattica). Nei confronti della propria Nazionale ha mostrato sempre grande disponibilità, in campo e fuori, mai rinunciando a una convocazione, se non per infortunio. Ha preso parte a sette Europei, a tre Mondiali e a quattro Olimpiadi (in una di queste, Londra 2012, col ruolo di portabandiera). Ricco il suo medagliere: quattro medaglie d’oro, quattro d’argento, tre di bronzo. Praticamente l’intero bottino della Spagna (tranne un bronzo europeo), dal 2001 a oggi!

 

Nunzio Spina

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