Ecco l’invincibile armata olympionica
Vigarano schiantata: 29 punti di scarto!

Catania supera la capolista al termine di una gara perfetta… Porchi: «Una trasferta così pesa sulle gambe. Ci battiamo al limite delle possibilità»… Il magico triangolo e la prova di Melissari…

2014-036_OlympiaVigarano

Olympia – Vassalli 2G 83-54
Parziali: 15-9, 37-24 (22-15); 55-40 (18-16), 83-54 (28-14).
PalaCatania di Catania, 15 marzo, 18:00

Olympia 68 Catania: Guerri 2, Buzzanca 24, Ferlito, Servillo 1, Pavia 12, Imeneo ne, Seino 8, Anechoum 4, Melissari 16, Březinová 16. All.: Porchi.
Vassalli 2G Vigarano: Valerio 1, Rosier 15, Niola, Zanoli, Cecconi, Delibašić 10, Bonasia 5, Cigliani 18, Venzo, Costi 5. All.: Ravagni.
Arbitri: Guida e Nicosia. Udc: Urso, Dominici e Mattace.
Spettatori: 70 circa.

Mara Buzzanca difende su Lorena Venzo (foto R. Quartarone)
Mara Buzzanca difende su Lorena Venzo (foto R. Quartarone)

29 punti: tutto ci si poteva attendere, eccetto una vittoria con uno scarto tanto fragoroso a favore dell’Olympia Catania contro la capolista Vassalli Vigarano. Non solo perché le emiliane hanno perso nelle ultime tre stagioni appena 12 volte (di cui quattro in questa Poule Promozione) e un malrovescio del genere non lo subivano dal 19 marzo 2011 (-31 a Bologna), ma perché sono loro le principali candidate al salto di categoria avendo vinto con ampio margine la prima fase. Ora la situazione è rovesciata: Catania ha sfondato il muro della zona play-off, Vigarano ha perso la vetta e rischia di scivolare al terzo posto e lasciar via libera a Battipaglia e Ariano Irpino.

«Pensavo a una partita combattuta punto a punto – spiega coach Enzo Porchi e speravamo di vincere… È chiaro che trasferte di questo genere pesa sulle gambe. A Vigarano sono mancate le percentuali al tiro, solitamente giocano con il “penetra e scarica”, ma noi siamo riusciti a giocare come volevamo». Il “magico triangolo” Buzzanca-Pavia-Březinová (come le definì Maria Luisa Lanzerotti) inizia bene e a metà del primo quarto ha già stabilito il punteggio sul 13-4. Irene Cigliani prova a smuovere le sue compagne, ma la reazione è troppo lenta. Così, come diceva l’allenatore reggino, Catania può giocare come vuole. Buzzanca colpisce a ripetizione e fa segnare Pavia, GuerriServillo s’alternano in regia, Seino e Březinová sono padrone del pitturato.

Giulia Melissari al tiro, Tania Seino la guarda (foto R. Quartarone)
Giulia Melissari al tiro, Tania Seino la guarda (foto R. Quartarone)

Mentre l’ex Selma Delibašić entra bene sul parquet e riesce a recuperare qualcosa, le altre ferraresi si esibiscono in una prova sconcertante al tiro (40% da due, 32% da tre) e continuano a sprofondare. Catania, quella che sembra sempre di più un’invincibile armata olympionica, incrementa passo dopo passo il vantaggio nel crescente entusiasmo del pubblico: +14 con Guerri, +15 con Melissari, +15 ancora con Buzzanca. Comunque Melissari, la guardia reggina regina dai 6,75 m., diventa fondamentale nell’ultimo parziale, quando trascina le compagne sul +22 e poi sul +25. La reazione vigaranese si riduce a una discussione di coach Ravagni con un arbitro e ai tentativi di Rosier. Non pervenuta l’ex Nazionale Zanoli (-7 di valutazione), né l’ex Cavezzo Costi (bene solo al rimbalzo).

Ciò che più è risaltato è stato lo strapotere fisico delle rossazzurre, in costruzione, nei contropiedi e al rimbalzo. Eppure… «Si sono allenate poco, tra infortuni e problemi vari – afferma stupito Porchi -. Quando vedo un riscaldamento che supera i 25′ comincio a preoccuparmi. Centelliniamo le energie!» aggiunge scherzando.

Ora Catania non si può più nascondere: le prossime partite contro Broni (22 marzo in casa) e Bologna (5 aprile in trasferta) potrebbero sancire una qualificazione ai play-off per la massima serie che in città mancano dal 1957 «Ci siamo ripromessi – conclude il coach – di provare ad arrivare fino alla fine facendo un percorso netto. Ci stiamo battendo al limite delle nostre possibilità, ciò che arriverà sarà guadagnato. Come diceva un mio amico giocatore di poker, i conti si fanno nelle scale!»

Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86

Guardando quello che è successo sul parquet del Palacatania sabato pomeriggio, non si può non pensare di certo che il basket è la prova che non bisogna mai dare nulla per scontato e che il detto “crederci sempre, mollare mai”, deve essere considerato un undicesimo comandamento. Catania vola e conquista il podio delle prime della classe, salendo in cattedra a 14 punti: batte Vigarano con una prova da dieci e lode, sorprendendo addetti ai lavori e non, ed entusiasmando tutto l’ambiente rossoazzurro. Catania vola e sogna sempre più ad occhi aperti uno sprint finale a sorpresa, per un salto nel basket che conta della massima serie, ma vola comunque basso. Scende in campo subito unita e determinata, mettendo i puntini sulle “i” sin dai primi minuti, portandosi in vantaggio già dal primo quarto, sia nella qualità in campo che sul tabellone,  vantaggio che manterrà costante fino all’ultima sirena, che ne decreterà la splendida vittoria. Palla e due, Pavia suona la carica,  e Buzzanca e compagne rispondono,  eseguendo il compitino alla perfezione prima di tutto in difesa, ma anche in fase di regia: Guerri e Servillo si alternano nel migliore dei modi per far girare la palla, mentre sotto le plance non passano inosservati importanti fraseggi tra Seino, Anechoum e Brezinova, che dicono la loro ai rimbalzi e al tiro, e nelle giocate individuali. Top scorer del match la conferma Buzzanca, con 24 punti e giocate personali, alternandosi più volte con Pavia a canestro in velocità, anche lei in doppia cifra con 12 punti, mentre Brezinova e Melissari entrambe con 16. Ma è proprio la reggina ormai da più partite protagonista al tiro, determinata e determinante nella fuga del più 22 nell’ultimo quarto, realizzando 13 punti in 7 minuti,  sempre più sicura nella sua mattonella. Vassalli Vigarano ha giocato la sua partita senza mai mollare, ma poco incisivo,  non è riuscito a contrastare e a mettere in difficoltà l’Olympia solare di coach Porchi, sempre più soddisfatto delle sue ragazze, che mostrano maturità e carattere. Vigarano perde la testa della classifica,  cede il primo posto al Battipaglia con 18 punti, si piazza al terzo dopo Ariano Irpino, entrambi con 16, mentre l’Olympia sale al quarto portandosi a 14 con tanto entusiasmo. Prossimo impegno ancora in casa, potendo sfruttare così il fattore campo, contro quel Broni,  già battuto in trasferta nella fase d’andata. Morale alto, spirito di gruppo e fiducia nei propri mezzi e nelle proprie possibilità, sono la benzina per questo emozionante viaggio sotto il segno dell’Olympia Catania.

Addetto stampa
Maria Luisa Lanzerotti
Olympia 68 Catania

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*