La partitissima della Rainbow a Messina: che vittoria!

Spettacolo assicurato, con bel gioco, bella pallacanestro e rispetto… Gli ultimi decisivi 44″ della gara… Messinesi comunque prime…

Cusunime – Rainbow 66-69
Parziali
: 11\14 – 31\31 – 49\49 – 66\69

Cusunime: Decola, Kramer 12, Natale 2, Borgia 11, Scardino, Zagami, Certomà 20, Melita, Grillo, Raffaele 9, Ingrassia 12. All. Buzzanca
Rainbow: Chiarella 10, Ferlito 14, Parisi 15, La Manna 15, Spampinato 4, Bruno, Patanè 2, Magrì 1, Marmo 8, Spina. All. Bruni.
Parziali: 11\14 – 31\31 – 49\49 – 66\69

“E’ così che si migliora: giocando con i più forti.” Chris, Match Point Woody Allen.  Fischio d’inizio e la tensione agonistica è sin da subito palpabile. Per gli addetti ai lavori e non, quando scendono in campo Rainbow Catania e Cusunime Messina, è spettacolo assicurato. Bel gioco, bella pallacanestro, bell’atmosfera, rispetto e stima reciproca per le avversarie, in due parole “sano Sport”.

Palla a due, e per i primi minuti di gioco, le reti sono inviolate e l’equilibrio in campo è evidente. Ad aprire le danze, è Parisi dalla linea dei 3 punti, mentre Messina parte in versione diesel, ma solo per qualche istante. Qualche palla persa in avanti, ma difesa ben schierata, che spesso raddoppia. Catania si presenta determinata e aggressiva palla su palla, compatta in tutti i reparti, mentre in regia si gira con ordine, favorendo un attento e tecnico gioco di squadra. Patanè si fa vedere sotto le plance ed interviene con tempismo più volte, anche nell’uno contro uno: è suo l’assist che manda per la prima volta capitan Ferlito a canestro.

Certomà, cecchina, sblocca il Cusunime, con la prima bomba di casa. Punteggio basso, e a metà tempino, dopo cinque minuti, il tabellone è fermo sul 3\5. Ancora ping pong tra Patanè e Ferlito, che recuperano in difesa, e costruiscono in avanti. Qualche fallo si inizia a registrare da entrambe i lati. La Manna va per prima alla lunetta, mentre Ingrassia trova il pareggio momentaneo per il Cus. Chiarella, attenta, realizza su azione personale e sorpassa portando a suo favore lo score. Ma le padrone di casa non ci stanno, e trovano sempre il momento e il modo giusto per reagire. Arriva una nuova bomba, questa volta firmata Raffaele, che permette alla sua squadra di riagganciare le catanesi, che tentano, minuto dopo minuto, piccole fughe, e corse contro il tempo, consapevoli di dovere vincere di quattro punti, per conquistare il primato in classifica. Sulla parità di 10\10, i ritmi si alzano e l’atmosfera si scalda. Il gioco diventa più fisico e la grinta fà da protagonista. Spampinato mette la tripla, ma Kramer non resta di certo a guardare. Subisce fallo da La Manna, e ha la possibilità di andare alla lunetta. Accorcia ai liberi, subito dopo Borgia fa fallo su Ferlito, che chiude il primo quarto sull’11\14.

Secondo parziale, ed Ingrassia chiama subito la carica dalla linea dei 3 punti, entusiasmando il pubblico di casa. Ma la Rainbow non concede e non regala nulla. Risponde con carattere e determinazione alle provocazioni peloritane. Ferlito prima, Parisi poi, con una delle sue cinque triple, tentano la fuga ennesima. Parisi in doppia cifra, top scorer del match, con 15 punti insieme a La Manna, seguita da Ferlito con 14, e Chiarella con 10. Kramer, con esperienza e tempismo, risponde a tono e trascina le sue compagne, accorciando il gap sul tabellone. Chiarella prova a dare fastidio alla difesa di casa, e ci riesce bene. Subisce fallo e allunga ai liberi. Momento di confusione per Messina e Rainbow sul più 6, 16\22. Importante la percentuale di rimbalzi per le ragazze di Bruni, che si distinguono sotto le plance con 42 rimbalzi presi, offensivi e difensivi.

Ma l’argentina non molla la presa, e riduce ancora la distanza sul tabellone, facendo la differenza. 21\22 e Parisi immediata mette l’ennesima tripla, fondamentale, tra l’esultanza della panchina e del pubblico che ha seguito la squadra in trasferta. Ma il tabellone non ha pace, e il punteggio cambia con grande velocità. Botta e risposta da un lato e dall’altro, mentre la Rainbow ha un momento di down e Coach Bruni chiama time out, per ristabilire l’ordine ed il giusto atteggiamento. Certomà e Raffaele, determinanti, creano non pochi problemi nella retroguardia catanese, ma proprio quando sembra che l’aggancio da parte di Messina è raggiunto, Catania dà sempre il colpo di reni esatto. Marmo allunga, con decisione e grinta, ma prima Kramer, poi Borgia, play che non ha bisogno di presentazioni, portano la propria squadra alla sirena sulla parità: 31\31.

Terzo parziale, e Catania perde palle, che Messina sfrutta subito in avanti. Certomà sorpassa e fa ben sperare le sue. Ma non basta, perché Catania c’è e non molla. Anzi, costruisce azione dopo azione, nella migliore delle maniere, difendendo a denti stretti il vantaggio, punto a punto, bombe su bombe, emozione dopo emozione. Rainbow avanza, Cus Unime risponde. Terza sirena lunga  e le due squadre sono ancora in parità: 49\49. L’ago della bilancia è mosso dalla perseveranza e da chi gestisce meglio la tensione, finalizzando con cattiveria agonistica e precisione. Catania subito a schiena dritta nel quarto tempo, e stacca di 7 le avversarie, con Marmo, La Manna, e Parisi, che dopo aver regalato la quinta bomba, è costretta ad uscire per 5 falli, rompendo un po’ gli equilibri nel gioco, inevitabilmente.

Ma anche altre giocatrici catanesi sono a 4 falli, situazione difficile da gestire comunque, sia sul parquet che dalla panchina, con poche alternative, visto il timing del match. Il gioco è sempre più duro e fisico, e la partita è sempre più bella. Messina si avvicina, fino a trovare l’ennesimo pareggio con Ingrassia dalla distanza. Batticuore a 44 centesimi dalla fine e finale ancora una volta al cardiopalma. Chiarella fa il canestro forse più importante, La Manna porta le sue sul più 3. Tutto molto bello, ed entusiasmo alle stelle, ma le regole non transigono: manca un punto per il primato in classifica, che si conferma essere delle ragazze di Coach Buzzanca.  Un brave di cuore va alle ragazze di Coach Bruni, che continuano a stupire e a convincere, oltre che ad emozionare.

Maria Luisa Lanzerotti
Rainbow Catania

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